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Foggia, uccisa coppia in profumeria: ipotesi vendetta

Foggia

Una o più persone avrebbero fatto irruzione all'interno della profumeria gestita dalla coppia, uccidendo le vittime a colpi di mitragliatrice.

Foggia, è notizia di pochi minuti da che, una coppia di coniugi di 55 e 56 anni, è stata uccisa a San Severo. Marito e moglie sono stati trovati morti all’interno della loro profumeria. Secondo le prime indiscrezioni, avrebbero fatto irruzione due persone all’interno del negozio centrando a colpi di mitragliatrice le due vittime. Le indagini seguite della squadra mobile e del commissariato privilegiano, l’ipotesi di un possibile collegamento del duplice omicidio con un altro assassinio, ovvero quello dell figlio minorenne che è accusato dell’omicidio di un 17enne avvenuto nel 2016.

Secondo quanto è stato ricostruito dagli uomini della squadra mobile della questura di Foggia, una grossa auto con alcune persone a bordo si sarebbe fermato nei pressi dell’attività commerciale: sarebbero scesi due uomini che hanno fatto fuoco contro i due coniugi. La donna è stata raggiunta da tre colpi ed è morta immediatamente. L’uomo invece, è stato raggiunto da più colpi, alcuni dei quali anche in testa, che non gli hanno lasciato scampo. Secondo i primi rilievi, le armi usate per il duplice omicidio, sarebbero due pistole calibro 9 o mitragliette dello stesso calibro.

Il duplice omicidio di stamattina ha spinto il sindaco di San Severo, l’avvocato Francesco Miglio, a chiedere un incontro urgente al ministro dell’Interno: “Assistiamo increduli a un altro terribile evento malavitoso, un duplice omicidio che scuote i nostri animi, avvenuto in pieno giorno, in una via centralissima e a due passi da un frequentato mercato ortofrutticolo rionale: dobbiamo purtroppo constatare che la delinquenza non si ferma davanti a nulla”.

Già dallo scorso marzo, il Viminale aveva disposto a San Severo, l’invio di rinforzi dopo gli spari contro alcuni mezzi della polizia parcheggiati davanti all’albergo che ospita personale che aveva operato per i servizi di ordine pubblico durante lo sgombero del ghetto. A questo punto, non è da escludere la possibilità che la polizia rimanga ancora a San Severo per dare ulteriore controllo e sicurezza alla città.