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Hacker Whatsapp: come difendersi da intrusi

Hacker: programmi usati per operare

Alcune semplici operazioni per rendere le nostre conversazioni via Whatsapp più sicure e la vita degli hacker più difficile. Purtroppo per noi, il sempre più intraprendente mondo dell'hacking è riuscito da tempo a escogitare il sistema per entrare nella messaggistica dei nostri dispositivi mobi...

Alcune semplici operazioni per rendere le nostre conversazioni via Whatsapp più sicure e la vita degli hacker più difficile.

Purtroppo per noi, il sempre più intraprendente mondo dell’hacking è riuscito da tempo a escogitare il sistema per entrare nella messaggistica dei nostri dispositivi mobili e dei relativi programmi di invio di messaggi, per poi spiare le nostre conversazioni e magari compiere un furto di una parte delle stesse. La diretta conseguenza di ciò è il proliferare, da almeno un paio d’anni a questa parte, di numerosissimi programmi di intrusione negli account Whatsapp – il programma di messaggistica gratuito più utilizzato al mondo -, con la susseguente violazione della privacy di milioni di utenti su scala planetaria. La domanda che tutti si pongono è, allora, la seguente: è possibile proteggere i nostri account Whatsapp dalle visite in incognito di hacker et similia? Di sicuro, c’è la possibilità di prendere alcune contromisure per rendere la vita più difficile agli hacker.
La prima mossa da fare, come è ovvio, è quella di proteggere i nostri account con un file manager più complesso e sicuro di quello installato di default dal produttore del device, e di secretare i permessi dello stesso file manager con una password: scegliendola lunga e difficile, come suggeriscono tutti gli esperti di web, si complicherà notevolmente la vita agli hacker. Tra i migliori file manager attualmente a disposizione, perfettamente funzionante su tutti i dispositivi che montano il sistema operativo Android, AndroXplorer File Manager sembra essere il più sicuro. Unico inconveniente, non supporta i permessi di root. Per il sistema operativo iOS, invece, una analoga funzione la svolge, a quanto pare egregiamente, iSafeBox.
Altra mossa utile, è quella di revocare alcuni permessi, in particolare, qualora rilasciati al momento dell’installazione del programma, quelli di libero accesso ai dati della scheda SD. Partendo da queste semplici operazioni, sarà possibile rendere pressoché inviolabili le nostre conversazioni via Whatsapp. Anche se conviene mantenere sempre gli occhi aperti.