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Le dichiarazioni shock di Bruno: 'Spaccherei il labbro a Bonucci'

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Come di consueto, il derby della Mole non risparmia strascichi polemici dall'una e dall'altra parte, che si trascinano per tante settimane e contribuiscono a rendere sempre aspri i rapporti tra Juventus e Torino. Questa volta a intorbidire le acque ci ha pensato l'ex difensore del Torino e della Juv...

Come di consueto, il derby della Mole non risparmia strascichi polemici dall’una e dall’altra parte, che si trascinano per tante settimane e contribuiscono a rendere sempre aspri i rapporti tra Juventus e Torino. Questa volta a intorbidire le acque ci ha pensato l’ex difensore del Torino e della Juventus, Pasquale Bruno, che in campo si guadagnò la fama di cattivo, con le sue entrate in scivolata spesso rudi, e la sua collezione di cartellini rossi per il suo carattere troppo istintivo e privo di freni inibitori.

Questa volta nel mirino dell’ex difensore è entrato Leonardo Bonucci, il difensore centrale della Juventus, reo, secondo Bruno di avere protestato eccessivamente contro le decisioni arbitrali : ‘L’altra sera guardavo la Juve contro il Toro e vedere Bonucci protestare mi ha fatto pensare. Mi piacerebbe avere la possibilità di essere in campo oggi, in un Juventus-Torino contro Bonucci. Vederlo così tanto eccitato, euforico, pronto a protestare sempre, mi ha fatto immaginare Pasquale Bruno nel tunnel che dà un pugno in faccia a Bonucci, gli spacca il labbro con cinque punti di sutura e così non parla per cinque mesi. È insopportabile per il suo comportamento’.

Ha confessato a Tuttomercatoweb, che il suo sogno nel cassetto è riuscire a dare una lezione al difensore della nazionale, che, a quanto pare, gli starebbe davvero antipatico: ‘Io ero antipatico, forse il peggiore di tutti, ma davo tanto e protestavo poco. È il mio sogno nel cassetto. Mi dà fastidio – prosegue Bruno su Tuttomercatoweb – e prendo come esempio il rigore dato contro il Bologna per un fallo su Morata. Mentre i giocatori del Bologna protestavano arriva Bonucci a dire all’arbitro che era rigore. Non esiste. Fossi stato un giocatore del Bologna mi sarei fatto cacciare subito. Gli avrei dato un pugno, è insopportabile il suo comportamento. Come giocatore lo discuto perché secondo me è un calciatore normale, ma l’atteggiamento, con le mani sempre alte a protestare. Anche Rocchi nell’ultima partita quando lo ha ammonito gli ha detto ‘non iniziare a protestare’, quindi anche loro lo sanno che protesta ma non fanno niente‘.

Ovviamente sono frasi choc che un ex calciatore non dovrebbe mai pronunciare, e dalle quali dissentiamo in modo totale. Il sano comportamento di un atleta dovrebbe essere ispirato ai principi di correttezza e di lealtà. L’agonismo può spesso portare a comportamenti che travalicano la sportività ma al fischio finale dell’arbitro bisognerebbe sempre farsi guidare dal buon senso.