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Malaria, 4 casi a Taranto, la Asl: 'Malattia contratta in Italia'

malaria a taranto

Malaria a Taranto. Si torna a parlare della terribile malattina che intacca l'organismo con un parassita. Questa volta le vittime sono quattro.

Malaria a Taranto. Si torna a parlare della terribile malattia che intacca l’organismo con un parassita. Questa volta le vittime sono quattro. A Taranto quattro braccianti extracomunitari sono stati ricoverati d’urgenza all’Ospedale Moscati. In questo momento sono in corso le verifiche per capire meglio il luogo e le modalità del contagio. I periodi di incubazione della malaria vanno dai 12 ai 18 giorni. Due delle vittime vivono in Italia da nove anni, il terzo è nel nostro paese da due mesi mentre per il quarto sono necessarie ulteriori verifiche. Per l’Asl: “malattia contratta in Italia“.

La vicenda

I quattro extracomunitari, che ora si trovano ricoverati in ospedale, hanno contratto la malaria da “Plasmodium falciparum”. Sono tutti braccianti agricoli e hanno lavorato per tutta l’estate in una zona del comune di Ginosa, chiamata Pantano. Qualche giorno fa i quattro avevano cominciato a manifestare i primi sintomi, inizialmente non si pensava alla malaria. Dopo i vari accertamente effettuati in ospedale e con la collaborazione del Policlinico di Bari, si è però arrivati alla conclusione che si tratta di malaria. I braccianti infetti hanno un età compresa dai 21 e 37 anni. Sono in Italia da almeno oltre il tempo di incubazione della malattia, previsto di 12-18 giorni. Questo conferma che il parassita è stato contratto proprio nel nostro Paese.

La malaria

La malaria è una parassitosi, ovvero una malattia trasmessa da parassiti del genere “Plasmodium”. Fra le varie forme di parassiti alle quali si può venire a contatto la “Plasmodium falciparum” è quella più pericolosa e registra il più alto tasso di mortalità tra coloro che l’hanno contratta. Come è ben risaputo sono le zanzare che attaccano la malattia. Le zanzare infatti sono infettate in maniera cronica, così il parassita è libero di vivere, riprodursi e diffondersi con grande facilità.

I sintomi

Passato il periodo di incubazione del parassita la malaria dà sintomi vari tra cui sbalzi di temperatura, brividi improvvisi, irrigidimento e febbre che talvolta può superare anche i 40 gradi. L’ultima fase scatena una sudorazione molto abbondante. Il ciclo irregolare di tutti questi sintomi si ripete, di norma, ogni due giorni. Se non viene repentinamente trattata con i farmaci appropriati, la malaria può diventare estremamente pericolosa. I rischi sono gravi e si può perdere la vita, perchè la malattia interrompe l’afflusso di sangue agli organi vitali del nostro corpo.

Altri casi di malaria

Abbiamo già vissuto altri casi di malaria in Italia. Il più recente è senza dubbio il caso della piccola di quattro anni che ha perso la vita. Si sospetta il fatto che la malattia potrebbe essere stata contratta all’interno dell’Ospedale, dove la bimba stava svolgendo alcune visite. La piccola Sofia Zago è stata trasferita con urgenza all’Ospedale di Brescia ma purtroppo non cel’ha fatta. La bambina era stata colpita da malaria cerebrale, la forma più grave in assoluto della malattina. Il 2 settembre la piccola era arrivata all’ospedale di Trento priva di coscienza, i pediatri hanno subito sospettato un attacco di epilessia ma i risultati dei test hanno datto riscontro negativo. Una volta scoperto il parassita la giovane è stata portata all’ospedale di Brescia, ospedale di riferimento per le malattie tropicali. Ma la piccola il 4 settembre alle ore 12,15 è deceduta.