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Sarajevo, i luoghi abbandonati dei Giochi Olimpici Invernali del 1984

Pista Bob Sarajevo

Nel 1984, otto anni prima dell’inizio della guerra civile in Bosnia- Erzegovina - durata dal 1° marzo 1991 e il 14 dicembre 1995 -, che avrebbe fatto di Sarajevo uno dei suoi tristi simboli, nella capitale bosniaca si erano svolti i Giochi Olimpici Invernali. Le strutture create per l’occasi...

Nel 1984, otto anni prima dell’inizio della guerra civile in Bosnia- Erzegovina – durata dal 1° marzo 1991 e il 14 dicembre 1995 -, che avrebbe fatto di Sarajevo uno dei suoi tristi simboli, nella capitale bosniaca si erano svolti i Giochi Olimpici Invernali. Le strutture create per l’occasione esistono ancora, ma sono in abbandono. Per esempio sul Monte Trebević, la più bassa delle montagne che circondano la città, rimane la celebre pista da bob, lunga tre chilometri in mezzo al verde. Durante il conflitto il Monte Trebević divenne un nascondiglio ideale per i cecchini e per appostare i loro mezzi pesanti, e la pista fu oggetto di bombardamenti; in seguito non venne mai più ristrutturata e riutilizzata. Vicino c’è un ex motel che era nato per ospiti e spettatori delle gare, diventato poi una postazione di artiglieria da dove i serbo-bosniaci sparavano cannonate sulla città. Un altro luogo creato a Sarajevo per le Olimpiadi Invernali dell’ ’84, era il podio degli sciatori: questo fu riutilizzato solo come luogo per fucilare di numerosi prigionieri. Infine nell’ex centro sciistico sul Monte Igman venne costruito un cimitero di guerra per i soldati bosniaci, mentre quello che era stato l’Hotel Olimpico omonimo, nel periodo bellico venne trasformato in un centro di detenzione e di tortura per motivi etnici e religiosi.

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