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11 bambini denutriti trovati in un lager in New Mexico

New Mexico

Undici bambini sono stati tratti in salvo dalla polizia durante un blitz in un complesso abbandonato. Arrestati due estremisti islamici

Difficile stabilire fin dove si possa spingere la folle e malata mente umana. Quasi impossibile credere che anche nell’era post-moderna, tra avanguardie e ipersviluppi, sia ancora tanta la disumanità bestiale e atroce perpetrata per opera umana. E’ il caso di undici bambini di età tra uno e quindici anni trovati in un piccolo accampamento senza acqua, senza elettricità e senza cibo nell’area di Amalia, una zona remota e semideserta della contea di Taos del New Mexico, negli Stati Uniti. Dopo l’intervento della polizia, che li ha trovati in pessime condizioni igieniche, gravemente denutriti e vestiti di stracci, i bambini sono stati affidati ai servizi sociali. “Stiamo morendo di fame e abbiamo bisogno di acqua e cibo”, è il messaggio anonimo ricevuto dalla polizia.

Lo strazio di 11 innocenti

Undici bambini sono stati tratti in salvo dalla polizia in New Mexico durante un blitz in un complesso abbandonato. Così è stato possibile scovare e immobilizzare un gruppo di uomini armati ritenuti estremisti di matrice islamica. Due uomini sono stati catturati e arrestati nell’operazione. I piccoli vivevano “nelle più tristi condizioni di vita e povertà”, riferiscono gli agenti statunitensi.

Il blitz è scattato con l’avvio di un’operazione legata al rapimento di un bambino di tre anni, scomparso da dicembre dopo essere andato al parco con il padre Siraj Wahhaj. La madre del piccolo lo aveva accusato di averle sottratto il figlio. Il rapimento è avvenuto in Georgia. Il bambino, si è scoperto in seguito, non era però tra gli 11 tenuti prigionieri nell’edificio.

New Mexico

Il 2 agosto lo sceriffo di Taos Jerry Hogrefe aveva emesso un mandato di arresto in cui si descriveva la struttura fatiscente circondata da copertoni e banchi di terra ad Amalia, aggiungendo che si riteneva che lì si nascondessero Wahhaj e Lucas Morten, i due uomini arrestati. L’Fbi ha sorvegliato l’area, fino a quando non è arrivato un messaggio da un detective della Georgia che conteneva un’indicazione utile e preziosa. “Ragionevolmente abbiamo ritenuto venisse da qualcuno nel compound, in cui si diceva”. Così hanno spiegato le forze dell’ordine. “Stiamo morendo di fame, abbiamo bisogno di cibo e acqua”, ha riferito il comunicato dello sceriffo. E’ proprio lui ad aver organizzato un approccio tattico di sicurezza. “Avevamo saputo che gli occupanti erano probabilmente armati in maniera pesante e considerati estremisti di credo musulmano“. Ha raccontato con tono allarmato.

I bambini sono stati trovati insieme a tre donne (probabilmente le madri, anche loro molto denutrite). Le donne sono state fermate e poi rilasciate. Nell’accampamento non c’erano generi di prima necessità, ma una grande quantità di armi pesanti.