> > 24 novembre 1991: The show must go on

24 novembre 1991: The show must go on

default featured image 3 1200x900

Il giorno dopo il comunicato ufficiale con cui annunciava al mondo la sua battaglia contro l’AIDS, alle 18:48, moriva  a 45 anni, nella sua villa londinese di Earls Court, il cantante e leader dei Queen Freddie Mercury, per una broncopolmonite aggravata dall’HIV. I funerali si svolsero al Kensa...

freddie mercuryIl giorno dopo il comunicato ufficiale con cui annunciava al mondo la sua battaglia contro l’AIDS, alle 18:48, moriva a 45 anni, nella sua villa londinese di Earls Court, il cantante e leader dei Queen Freddie Mercury, per una broncopolmonite aggravata dall’HIV. I funerali si svolsero al Kensal Green Cemetery da un sacerdote zoroastriano; fu cremato, e le ceneri sparse nel lago di Ginevra, come da sue volontà.

Nato il 5 settembre 1946 a Stone Town, capitale di Zanzibar, all’epoca colonia inglese, Farrokh Bulsara, vero nome di Freddie Mercury, è stato uno dei personaggi più importanti del panorama musicale del ventesimo secolo. Trasferitosi con la famiglia in tenera età a Bombay, qui, frequentando il St. Peter College, il suo già spiccato talento artistico venne notato, e fu indirizzato a prendere lezioni musicali. In seguito alla rivoluzione a Zanzibar fu costretto a trasferirsi con i familiari in Inghilterra dove continuò i suoi studi artistici. Negli anni Sessanta le prime esibizioni con le sue band. La svolta avvenne negli anni 70, quando conobbe Brian May, Roger Taylor e John Deacon con cui formò una nuova band, i Queen, il cui logo fu disegnato dallo stesso Mercury. Nel 1972 pubblicarono il loro primo album, Queen, che attirò un discreto interesse del pubblico. Il successo lo trovarono nel 1975 con l’album A Night at the Opera, frutto dei desideri della band di sperimentare diversi generi musicali. Fa parte di quest’album Bohemian Rhapsody, primo successo planetario del gruppo, e manifesto della creatività della band. E’ di questo periodo la confessione in un intervista della sua omosessualità. Il loro mito crebbe per tutti gli anni 80, con un successo dietro l’altro. L’apoteosi si ebbe con il concerto a Wembley nel 1985, davanti a 72000 spettatori. Nel 1987 si ritirò dalle scene, affermando che un uomo di 40 anni non poteva ancora saltare e cantare su un palco. Ma già allora cominciarono a diffondersi dicerie che il vero motivo fosse una grave malattia. La sua ultima apparizione in diretta fu il 18 febbraio 1990, quando ritirò il BRIT Awards. La sua fama continuò anche dopo la sua morte. Addirittura a Montreaux, sul lago di Ginevra, dove si rifugiò per qualche tempo prima di morire, venne eretta una sua statua. A vent’anni dalla morte è ancora uno dei cantanti più conosciuti e celebrati del mondo, dimostrazione perenne della sua eccezionalità.