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6 ottobre 1582, il giorno che non esiste

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Non tutti sanno infatti che i giorni che vanno dal 5 al 14 ottobre di quell’anno furono saltati nel passaggio, nelle nazione cattoliche, dal calendario giuliano a quello gregoriano. Questo avvicendamento si rese necessario in quanto il primo, che prende il nome da Giulio Cesare che ne ratificò lâ...

calendario 203x300Non tutti sanno infatti che i giorni che vanno dal 5 al 14 ottobre di quell’anno furono saltati nel passaggio, nelle nazione cattoliche, dal calendario giuliano a quello gregoriano. Questo avvicendamento si rese necessario in quanto il primo, che prende il nome da Giulio Cesare che ne ratificò l’uso durante il suo governo, non era preciso discostando di 11 minuti e 14 secondi circa dall’anno astronomico. Ciò provocò col passare dei secoli una profonda discrepanza tra l’effettivo cambiare delle stagioni e le canoniche date del calendario. Tanto che, nel 1582, l’equinozio di primavera si ebbe l’11 marzo, 10 giorni prima di quando il calendario indicava, creando tra l’altro diverse difficoltà alla Chiesa per il calcolo della Pasqua. Per questo il pontefice Gregorio XIII, avvalendosi degli importanti studi astronomici che si stavano compiendo in quel periodo, promulgò la sua modifica al calendario con la bolla Inter gravissimas, e, per recuperare la differenza di tempo accumulata, dispose che al giorno 4 ottobre 1582 seguisse direttamente il 15 ottobre.