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“Abbiamo sentito un boato ed un tremore”, frana ad Ardesio, le parole di chi c’era

Il terrore per la frana ad Ardesio nella parole dei residenti

“Abbiamo sentito un boato ed un tremore, poi abbiamo visto franare piante e sassi, dietro un fiume d’acqua”: il racconto sulla frana ad Ardesio

“Abbiamo sentito un boato ed un tremore”, frana ad Ardesio, le parole di chi c’era danno il senso di un dramma che ha colpito il comune in provincia di Bergamo, con uno smottamento provocato dal cedimento di una condotta dell’acqua. Ecco alcune delle testimonianza raccolte dal Corriere della Sera: “In quel momento abbiamo sentito un boato e dalla strada abbiamo visto franare piante e sassi. Dietro c’era un fiume d’acqua”. Ieri mercoledì 5 aprile, la protezione civile ha lavorato ininterrottamente per rimuovere i detriti.

“Abbiamo sentito un boato ed un tremore”

E la devastazione è ovunque, con alberi, pezzi di guardrail, placche di asfalto e massi. All’opera quindicimila metri cubi di acqua che si sono riversati sulle case che si trovano nei pressi della centrale idroelettrica di Ludrigno. Il sindaco Yvan Caccia ha spiegato che quel fiume ha trascinato in strada parte dell’arredamento. Ha detto un altro residente: “La sirena della centrale ha suonato attorno alle 7. Quando si è interrotta, abbiamo sentito lo stesso rumore prodotto dalla tempesta Vaia. Con la differenza che la casa tremava”, ha raccontato un’altra cittadina. Vide in comune il divieto di accesso alle vie degli Alpini, Piemonte, Marchetta, Monte Secco e Staletti.

Quindicimila metri cubi di terrore

È stata invece riaperta al traffico la strada provinciale 49. Le famiglie sfollate sono finora 6 e altri 71 i residenti isolati. Una donna ha raccontato equiparando il dramma alla tempesta Vaia: “Ho preso i bambini dal letto e sono salita al piano superiore. Non potevamo uscire, sia perché la porta era bloccata dai detriti, sia perché se fossi uscita l’acqua ci avrebbe trascinati a valle. Non avevamo vie d’uscita“.