> > Adam Kabobo, altri 8 anni in 2° grado per tentato omicidio

Adam Kabobo, altri 8 anni in 2° grado per tentato omicidio

Adam Kabobo

Il ghanese Adam Kabobo che già sconta una pena ventennale, ha oggi ricevuto una condanna di 8 anni in 2° grado per tentanto omicidio.

Nel Maggio 2013 Adam Kabobo era rimbalzato agli onori della cronaca nera italiana. Il suo era stato un caso particolarmente cruento. Completamente fuori di sé si aggirava per le strade di Milano, nel quartiere Niguarda. In mano aveva un piccone e quel giorno, tra le 5.45 e le 6.30 di quel Sabato mattina uccise a picconate tre persone. Erano Ermanno Masini, Daniele Carella e Alessandro Carolé. I tre morirono in seguito alle brutali ferite inferte dal 31enne ghanese. La sua furia non si arrestò. Poco dopo altri due uomini, in posti diversi lungo la strada vennero colpiti. Si tratta di Andrea Canfora e Francesco Niro, che fortunatamente sopravvissero all’assalto di Adam Kabobo. Un sesto addirittura riuscì a fuggire illeso.

Venne arrestato dai carabinieri poco dopo. Asserì (per bocca di un interprete) che erano state le voci a dirgli cosa fare quel Sabato mattina. Il processo nel 2013 venne celebrato e gli furono inferti 20 anni di carcere da scontare di cui 3 in una casa di cura. La condanna venne poi confermata nel 2015. Oggi, nel 2017 gli sono stati inferti altri 8 anni di pena detentiva per tentato omicidio nei confronti dei sopravvissuti. Questi 8 anni non andranno a sommarsi agli altri 20, poiché subentrerà la continuazione dei reati in un unico procedimento. Cosa che gli eviterà in sostanza di doverli scontare.

Adam Kabobo

Al tempo del primo processo la situazione del giovane ghanese era piuttosto confusa. Nel 2011 era stato segnalato in Puglia e su di lui pendeva l’ordine di espulsione. Aveva dei precedenti penali per rapina, furto e resistenza. Ma nel 2012 aveva fatto, insieme a molti altri connazionali del centro Africa, domanda come richiedente diritto di Asilo Politico. Ottiene così un permesso provvisorio di soggiorno. Pur venendo la sua domanda rigettata e pur essendo il suo permesso scaduto, tuttavia diventa “inespellibile“. Questa a causa di un ricorso fatto in tribunale. Poi nel 2013 lo scoppio della follia omicida col piccole. Uccide tre persone e ne ferisce due.

Al processo venne riconosciuta un parziale vizio mentale, e la pena da 32 (o 35 anni) venne scalata a 20. I suoi legali al tempo invece chiesero la totale assoluzione dell’uomo a causa dell’infermità totale di mente. Cosa che gli venne negata. Oggi nella camera di consiglio della Corte d’Appello di Milano, Il giudice Maria Rosaria Mandrioli, ha emesso una ulteriore condanna per Adam Kabobo. 8 anni per il tentanto omicidio di Canfora e Niro (costituitosi parte civile nel processo).