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Alessandria: altre novità societarie in vista. E l'allenatore...

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C’è ancora aria di novità ad Alessandria. Anche a livello societario. Perché se l’ingresso dei nuovi soci milanesi, fondamentale per evitare il fallimento e garantire l’iscrizione, avverrà solo a settembre, già dall’imminente consiglio d’amministrazione si attendono importanti cambi...

Cella

C’è ancora aria di novità ad Alessandria. Anche a livello societario. Perché se l’ingresso dei nuovi soci milanesi, fondamentale per evitare il fallimento e garantire l’iscrizione, avverrà solo a settembre, già dall’imminente consiglio d’amministrazione si attendono importanti cambiamenti con l’ingresso di nuove realtà imprenditoriali destinate ad allargare la base societaria, come emerge dallo stringato e criptico comunicato diramato in serata dalla società che ha parlato di “una riunione volta a chiedere agli interlocutori lombardi che hanno manifestato interesse ad entrare in società la disponibilità di dimostrare le capacità finanziarie utili a una collaborazione per l’attività agonistica della prossima stagione“. E sembra che siano in arrivo pure cambiamenti al vertice: l’esperienza di Gionata Cella alla presidenza potrebbe infatti concludersi dopo neppure un mese anche se è ancora mistero assoluto sul nome del possibile successore.

La situazione rimane comunque tutt’altro che chiara: perché infatti Cella dovrebbe già rinunciare alla presidenza dopo essersi assunto il compito di contattare i diversi candidati alla panchina? Contrasti tra i soci? E che ruolo hanno i futuri padroni nell’ingresso dei nuovi azionisti? Chissà, ma intanto il tutto non contribuisce a diradare le perplessità dei tifosi di fronte ad un progetto che stenta a decollare, sebbene l’imminente rimpasto societario quantomeno giustifichi l’immobilismo sul mercato, finora attivo solo in uscita, ed alla base della partenza di Sarri e del rifiuto di Camolese.

Ma la scelta del nuovo allenatore dovrebbe essere comunicata nelle prossime ore: e sebbene non sia tramontata la candidatura di Giancarlo Favarin, tutti gli indizi sembrano portare ad Alessio De Petrillo, capace di convincere la dirigenza grazie alla sua cultura del lavoro, elemento indispensabile in una stagione che si annuncia di sofferenza. A stupire però è la totale divergenza nel profilo dei due allenatori: lavoratore e maniaco della tattica De Petrillo quanto dedito al calcio-spettacolo Favarin. Certo il curriculum dell’ex allenatore del Monza non scalda la piazza ma almeno per quest’anno il pubblico del Moccagatta dovrà armarsi di pazienza e fiducia. Anche a scatola chiusa.