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Andrea Pontiroli presenta il nuovo libro: “Nuove economie della musica”

Andrea Pontiroli

Andrea Pontiroli ha pubblicato il suo secondo libro, “Nuove economie della musica”. Lo ha presentato in un'intervista per Notizie.it.

Andrea Pontiroli ha pubblicato il suo secondo libro, “Nuove economie della musica”, un’analisi dei nuovi ruoli e delle nuove economie nel mondo della musica.

“Nuove economie della musica”, il nuovo libro di Andrea Pontiroli

Andrea Pontiroli ha pubblicato il suo secondo libro, “Nuove economie della musica”, una lucida analisi dei nuovi ruoli e delle nuove economie nel mondo della musica, che coinvolge milioni di persone, da amatoriali a figure professionali. Studiando nuovi andamenti, come lo streaming, le tendenze social, i sistemi di prevendita e l’evoluzione dei club per la musica dal vivo, questo libro cerca di rispondere ad una domanda molto significativa, ovvero se si può vivere di musica. “Nuove economie della musica” si rivolge a chi si occupa di musica, chi lavora in questo ambiente, e tutti coloro che sono interessati a capire questo mondo. Nel libro si possono trovare contributi e testimonianze di alcuni dei più autorevoli esperti del settore. Hanno partecipato diversi interpreti e responsabili delle principali etichette discografiche, sulla base di una lunga esperienza.

Andrea Pontiroli, le economie della musica: dallo streaming ai social

Andrea Pontiroli è stato intervistato dalla redazione di Notizie .it, a cui ha presentato il suo nuovo libro “Nuove economie della musica”, che parla di tutti gli aspetti del settore dell’industria musicale, della discografia, dello streaming. Si tratta di nuove economie legate a diverse figure professionali, ma si parla anche di social e dei sistemi di biglietteria. “L’espansione delle piattaforme streaming e l’utilizzo degli abbonamenti sta creando vere economie della discografia. Le persone sanno che hanno a disposizione tanti brani musicali ma è interessante capire come queste piattaforme distribuiscono le royalties e i diritti d’autore, meccanismo che ho cercato di spiegare” ha dichiarato Pontiroli, parlando del settore dello streaming e di come è cambiata la musica. Ne ha parlato nel suo libro, in cui ha chiesto aiuto a diversi professionisti del settore e discografici, ma anche a specialisti del publishing, per dare anche qualche consiglio agli artisti per capire quanto possono guadagnare con i loro brani.

I dati portano a delle crescite che sono avvenute sia durante la parte pandemica e il mercato ha continuato ad espandersi successivamente” ha spiegato Pontiroli, che ha poi parlato degli anni della pandemia, che hanno messo a dura prova il settore musicale. “La parte che ne ha subito le conseguenze è stata la musica dal vivo, che hanno trovato uno stop di due anni. Era il settore meno tutelato in Italia e in altre parti del mondo” ha dichiarato, spiegando che alla fine questo stop ha avuto anche conseguenze positive, nel senso che il sistema si è maggiormente strutturato grazie alle associazioni di categoria e alcune cose si sono sistemate in meglio. “Le persone hanno capito che non possono perdersi più nulla” ha spiegato l’autore, sottolineando questo ritrovato attaccamento all’intrattenimento.

Oltre allo streaming, anche il ruolo dei social ha cambiato la musica. O meglio, è la musica che nel corso degli anni ha iniziato ad adeguarsi alle nuove tecnologie. “Quello che ho notato io studiando e facendo ricerca è che la musica subisce quello che è la tecnologia” ha spiegato l’autore, facendo qualche passo indietro, partendo da una musica solo orale, all’avvento dei social, in modo particolare di TikTok, che sta generando vari fenomeni e rimettendo in circolo anche vecchi brani che grazie al social tornano in classifica, aiutando anche artisti emergenti a farsi conoscere. Anche i talent show sono diventati una vetrina molto particolare. “Dai talent sono usciti degli artisti davvero importanti, come Mengoni, come i Maneskin, che sono strutturati e hanno una storia” ha sottolineato Pontiroli, spiegando che esiste “un sottobosco di persone” che lavorano per scrivere testi e occuparsi del futuro dei giovani che escono dai social. L’autore ha aggiunto che il settore musicale ha difficoltà a mantenere una sezione in cui poter fare gavetta.

Andrea Pontiroli: i consigli per chi vuole entrare nel mondo della musica

Andrea Pontiroli ha spiegato che questo libro è rivolto anche al pubblico. “Questo libro può interessare anche chi va ai concerti, per avere una cultura di base e scoprire tutte le professioni che sono nascoste, che non si immagina che vi siano. Io le ho contate e sono più di 60 professioni diverse. Sono tantissime professioni che lavorano nell’ambiente e conoscerle da anche la possibilità di scegliere cosa si vuole fare” ha dichiarato durante l’intervista. I suoi consigli per coloro che vogliono lavorare nel mondo della musica sono molto preziosi. Al primo posto mette la formazione, spiegando che in questo periodo storico si ha la fortuna di avere a disposizione moltissimi corsi che riguardano proprio questo mondo. “Crearsi una cultura di base ben strutturata e farsi la domanda se davvero si vuole lavorare nella musica se si ha una passione abbastanza sfrenata da non resistere ad andare ai concerti e ad essere appassionati di tutta la musica” è uno dei suoi consigli, perché lui stesso ha sottolineato che si tratta di un lavoro che richiede moltissima passione. “L’unico modo che conosco io è provare a fare qualcosa, anche di piccolo. Provare ad organizzare un concerto, un evento, provare a collaborare con una piccola etichetta, supportare un gruppo” ha aggiunto l’autore, che ha spiegato che si può iniziare come volontari, per cercare di avvicinarsi a questo mondo così affascinante ma anche molto complesso.