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Attacco ambasciate italiane: le reazioni dalla politica

Sedi diplomatiche

L'attacco alle sedi diplomatiche di Barcellona e Berlino desta preoccupazione tra i politici italiani: alcune delle reazioni che si leggono su Twitter

Sedi diplomatiche sotto attacco. Infranta la vetrata del palazzo del Consolato Generale a Barcellona (identificati e fermati 5 responsabili) e incendiata a Berlino l’auto di un diplomatico. La Procura di Roma aprirà un’inchiesta.

In attesa delle disposizioni del Ros e della Digos

Nella serata di ieri, venerdì 27 gennaio 2023, un gruppo di ignoti ha infranto la vetrata del palazzo del Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio. A Berlino, invece, è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia. Nelle prossime ore, sono attese a piazzale Clodio a Roma le informative dei carabinieri del Ros e della Digos per avviare formalmente i fascicoli di indagine.

Le reazioni dalla politica

Tra sdegno e preoccupazione, si pronunciano sulle vicende in atto diversi personaggi del mondo della politica. Il deputato del Pd Enzo Amendola twitta così: «Gravi gli attacchi alle sedi diplomatiche italiane in Germania e Spagna, […] atti su cui bisogna fare subito chiarezza. Solidarietà a tutto il personale delle nostre ambasciate, siamo con voi». Si unisce a lui il leader del M5s Giuseppe Conte: «Siamo fortemente preoccupati per le violenze e le intimidazioni rivolte al Primo consigliere della nostra ambasciata a Berlino e al nostro Consolato Generale a Barcellona. Si tratta di atti gravi che sono certo non scalfiscano la dedizione del nostro corpo diplomatico in ogni angolo del mondo».