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Avvocata uccisa dal compagno, l'ha soccorsa un clochard che accusa "l'indifferenza"

Simone in una foto di Pietro Gurrieri

Il racconto sulla confidenza di un cameriere del "Brado" ad un poliziotto sul posto, avvocata uccisa dal compagno, l'ha soccorsa un clochard

L’avvocata uccisa dal compagno è stata soccorsa da un clochard tra le cui braccia è morta, clochard che nell’uccisione di Martina Scialdone ad opera di Costantino Bonaiuti accusa “l’indifferenza”, come disvalore generale e come “molla” che avrebbe spinto alcuni dipendenti del ristorante a non agire prima del tempo. La testimonianza di Simone, ex insegnate di difesa, è straziante: “Le ha sparato davanti a me ed è scappato, l’ho vista agonizzare

Avvocata uccisa, l’ha soccorsa un clochard 

Le sue frasi sono state pubblicate dal Corsera e le parole del 47enne senzatetto arrivano dalla “panchina che è ormai il suo letto e la sua casa”. Ha detto Simone: “Quell’uomo le ha sparato davanti a me, ho visto lei accasciarsi e lui scappare. Mi sono detto: ‘O corro appresso a lui, o aiuto lei’. Ho aiutato lei, l’ho presa, l’ho portata verso il locale ma non è servito a nulla”. Poi l’uomo ha un crollo e ricorda: L’ho vista agonizzare, ho visto l’ultimo sussulto, i piedi tremare impazziti, prima che il cuore si fermasse. L’ho vista mentre spirava, con un buco nel petto”. 

Il rimorso: “È stata anche colpa mia”

Poi arriva il rammarico: “È anche colpa mia, perché avevo messo le cuffie per ascoltare un po’ di musica. Se non le avessi portate, se non mi fossi chiuso in me stesso, l’avrei salvata, sarei intervenuto”. E ancora: “Avrei dato la mia vita, tanto ormai non sono più nessuno, per salvare la sua. Invece mi sono accorto di tutto solo quando era tardi, quando quell’uomo ha sparato. Questa è la tragedia dell’indifferenza e dell’omertà. Lei aveva chiesto aiuto, ma nessuno ha fatto niente“. Poi l’accusa e il diro puntato contro “l’indifferenza. Questo l’ha uccisa. Lei chiedeva una mano mentre litigava con quell’uomo ma la gente era indifferente. Anch’io sono indifferente agli altri”. 

Cosa è successo nei locali del Brado

Sui momenti concitati al ristorante Brado Simone spiega di aver ascoltato un cameriere che si confidava con un agente di polizia: “Il ragazzo ha detto che lei era scappata in bagno dopo la sfuriata del compagno durante la cena. Non hanno capito quanto fosse grave la situazione, ha ammesso il cameriere all’agente, perché altrimenti non li avrebbero invitati ad andare via dicendo che stavano disturbando la clientela. Il ragazzo era disperato per non aver aiutato quella donna”.