> > Ritrovati i bimbi dispersi nella giungla in Colombia, come sono sopravvissuti...

Ritrovati i bimbi dispersi nella giungla in Colombia, come sono sopravvissuti per oltre 40 giorni

Bambini dispersi nella giungla in Colombia come sono sopravvissuti

I quattro bambini dispersi nella giungla in Colombia sono stati ritrovati tutti vivi dalle autorità: come sono sopravvissuti?

Come hanno fatto a sopravvivere per oltre 40 giorni i bambini dispersi nella giungla in Colombia? I piccoli sono stati ritrovati dopo settimane di ricerche facendo affidamento solo sulle proprie forze e sulle rispettive “conoscenze ancestrali”.

Bambini dispersi nella giungla in Colombia, come sono sopravvissuti

Sono sopravvissuti i fratellini dispersi dal 1° maggio 2023 in Colombia, dopo che l’aereo a bordo del quale viaggiavano è precipitato in Amazzonia. I piccoli sono riusciti a sopravvivere fino al ritrovamento grazie a Lesly, 13 anni, la più grande dei bambini, e Wilson, un pastore belga di sei anni.

Lesly e Wilson sono stati determinanti: la prima per tenere in vita nella giungla colombiana per quaranta giorni i più piccoli Soleiny, Tien e Cristin e il secondo per individuare il gruppo fiutandone le tracce durante le ricerche. La 13enne, ribattezzata dai media baby guerriera, ha fatto da madre ai tre fratelli facendo leva solo sul suo spirito indigeno, ha riferito la famiglia. Ad aiutarla nell’ardua impresa sono state le “conoscenze ancestrali” che le sono state trasmesse sin dalla tenera età dalla nonna. In questo modo, ha potuto indicare agli altri cosa mangiare e cosa no e guidarli nella giungla evitando pericoli.

I bambini, sulla base delle informazioni sinora diffuse, si sono nutriti con frutta e ortaggi. Hanno ricavato bende per proteggersi i piedi nudi dai loro vestiti, per coprire ferite e vesciche e hanno realizzato capanne di fortuna per tenersi a riparto dalla pioggia. Nel frattempo, durante i loro spostamenti, hanno lasciato tracce per essere ritrovati come impronte, resti di frutti, un paio di forbici viola, un pezzetto di metallo, un biberon o, ancora, un elastico per capelli. Con il trascorrere dei giorni, intanto, i soccorritori hanno organizzato lanci di kit dal cielo con cibo e acqua per aiutare i bimbi a sopravvivere nel caso fossero ancora vivi.

Tutti e quattro, alla fine, sono stati individuati, salvati e riportati a casa.

Sulle tracce di Wilson: dal ritrovamento dei piccoli alla scomparsa

Storia diversa, purtroppo, per Wilson. Il pastore belga che con il suo fiuto è stato determinante per trovare i bambini dispersi è scomparso nel folto della giungla colombiana. Il cane, già diventato un eroe sui social, è stato il primo a fiutare le tracce dei fratellini ma si è poi perso nella vegetazione tra Caquetà e Guaviare pochi giorni prima del ritrovamento.

I militari colombiani hanno riferito che Wilson ha fiutato il biberon della neonata Cristin in mezzo alla vegetazione, mettendo il gruppo di ricerca sul giusto tragitto. Poi la tragedia. “Una notte è scappato e non è più tornato”, ha raccontato un soldato delle forze speciali. “Tre giorni fa è stato osservato a circa 100 metri di distanza ma poi si è allontanato di nuovo. È molto strano perché un cane addestrato come lui non abbandonerebbe mai il suo conduttore. Ma l’avvistamento dà grande incoraggiamento e speranza di poterlo ritrovare”, ha aggiunto.

In merito all’allontanamento del pastore belga, si ipotizza che “a causa della complessità del terreno, dell’umidità e delle piogge battenti, possa aver perso l’orientamento”. Le autorità locali hanno anche precisato che “nella foresta ci sono alligatori, giaguari, pantere e anaconde, che possono averlo intimidito, inducendolo a cambiare il suo comportamento”.

Wilson, però, non sarà dimenticato. L’esercito colombiano, infatti, ha annunciato che “non lascerà indietro” il cane. “Le ricerche non sono finite, nessuno viene lasciato indietro. I soldati continueranno nell’operazione per trovarlo”, hanno scritto le forze armate sui social. “Le ultime tracce mostrano l’impronta di un cane e quella di un bambino. Pensiamo che Wilson possa essere stato con loro”, ha comunicato il presidente colombiano Gustavo Petro.