Riccardo Amato Enea, il bambino affidato alla “Culla per la vita” della clinica Mangiagalli di Milano è stato finalmente adottato da una nuova famiglia.
Adottato il bambino affidato alla “Culla per la vita”
Enea, il bambino affidato alla “Culla per la vita“ della clinica Mangiagalli di Milano il giorno di Pasqua, è stato adottato da una famiglia. Avrà anche un nuovo nome e una data di nascita differente per permettergli di cominciare una nuova vita.
Secondo le informazioni diffuse da diversi media, la famiglia che lo ha accolto non sa niente della sua storia. Si tratta di una giovane coppia che vive in Lombardia, scelta fra 5 che avevano completato l’iter per l’abilitazione all’adozione, della durata di circa un anno. Il Tribunale per i minorenni ha individuato la coppia dopo un’analisi e verifiche durate circa un mese.
La lettera della madre biologica
La madre biologica del neonato lo aveva lasciato nella “Culla per la vita” accompagnato da una lettera che forniva pochissime informazioni, la più rilevante legata al nome:
«Ciao, mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile».
Nonostante questo, la scelta è stata comunque quella di cambiargli nome per garantirne la privacy.
