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Roma, presa banda di truffatori con finto monsignore

Taranto Carabinieri

A capo delle banda di 5 persone c'era un uomo che si fingeva un importante uomo di Chiesa. Hanno raggirato persone facoltose per 13 milioni di euro.

Girava con abito talare, impartiva benedizioni fasulle. Si fingeva un monsignore. Millantava conoscenze ai vertici del Vaticano e diceva di essere in rapporti confidenziali con tutto l’ambiente aristocratico della Capitale. Però non era così. In realtà faceva parte di una banda di 6 truffatori che adescava ricchi imprenditori e persone facoltose con il preciso scopo di raggirarle. In che modo? Dicevano ai loro ignari bersagli che avrebbero potuto guadagnare cifre elevatissime dalla compravendita di immobili di pregio. Ma anche di opere d’arte e oggetti di lusso. In cambio chiedevano anticipi sulla loro provvigione di diverse decine di migliaia di euro e, dopo averla incassata, non perdevano tempo e sparivano facendo perdere i loro contatti. Lo si apprende dall’Ansa.

La banda del monsignore ha fatto truffe per 13 milioni

I carabinieri, dopo una serie di indagini condotte dalla Procura di Roma, hanno interrotto i traffici della banda. I sei membri sono stati arrestati e dovranno rispondere dell’accusa di aver truffato persone per la ragguardevole cifre di 13 milioni di euro. Ma sebbene il business principale della banda fosse concentrato sulla compravendita di immobili fittizia, tra le altre truffe che vengono contestate dagli inquirenti ci sarebbe anche quella della cosiddetta “black money“. Pratica secondo la quale i truffatori dicevano di poter ottenere banconote dalla smacchiatura di fogli di carta appositi attraverso un solvente speciale. Gli affari d’oro della banda, tuttavia, sono stati bruscamente interrotti. E gli imprenditori di Roma possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.