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Berlusconi "non può alzarsi e camminare", le parole di Zangrillo

Il profesor Alberto Zangrillo

La risposta stizzita del camice bianco a chi glielo chiedeva in atrio: "Silvio Berlusconi non può alzarsi e camminare"

Il dato è ovvio ma pare che così non sia per tutti, fra quelli che sono asserragliati fuori dal San Raffaele da sei giorni: Silvio Berlusconi “non può alzarsi e camminare” e le parole di Alberto Zangrillo riflettono un malumore che cova ormai da giorni, malumore comprensibile per chi è medico ed amico del paziente.

Berlusconi “non può alzarsi e camminare”

I lanci di oggi, 11 aprile, ci rimandano un medico personale del leader azzurro decisamente esasperato dalle numerose domande sul Cav, in particolare da quelle “ovvie” che sembrano non tener conto del fatto che Silvio Berlusconi è un 86enne con una leucemia. Ha detto Zangrillo: “Bisogna avere molto rispetto non solo del paziente ma anche del nostro lavoro”.

Lo sconforto di Zangrillo: “Sono stanco”

E ancora: “Sono stanco”. Il primario della terapia intensiva ha poi spiegato: “Se un paziente è in terapia intensiva cardiochirurgica, vuol dire che non può alzarsi e camminare”. Alberto Zangrillo lo ha dichiarato ai cronisti nel cortile del San Raffaele di Milano e lo ha fatto dopo che già qualche giorno fa si era scagliato contro le ricostruzioni fantasiose (lui aveva usato termini più espliciti) di alcune testate in ordine alla patologia di Berlusconi. Il capo di Forza Italia è ricoverato ormai da mercoledì scorso nell’ospedale milanese e nella mattinata di oggi sono proseguiti gli arrivi presso la struttura sanitaria dei membri della sua famiglia, a cominciare dal fratello Paolo.