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Bollette: come cambiare gestore senza avere brutte sorprese

Come cambiare gestore per le utenze domestiche

Dalla voltura ad un contratto nuovo fino a i costi: in tema di Bollette ecco come cambiare gestore e chi chiamare

Non solo problemi legati ai loro costi, ma anche connessi alla complessità di alcuni passaggi: in tema di bollette ecco come cambiare gestore senza avere brutte sorprese. Lo dice una guida veloce di Arera per districarsi fra telefonate, call center e scenari spesso caotici. Il passaggio di utenza, i tempi ed il cambio di fornitore per la bolletta di luce o gas in occasione possono diventare un calvario. Ecco perché l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha messo a punto da tempo una guida veloce.

Bollette: ecco come cambiare gestore

Si tratta di un vadamecum con tutte le indicazioni più utili per affrontare possibili disagi e ha istituito. E dal 2009 è attivo anche uno Sportello per il consumatore, gestito in collaborazione con Acquirente Unico. Lo scopo è fornire informazioni e assistenza agli utenti. Ecco i recapiti: 800 166 654 attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18, esclusi i festivi. In caso di trasloco in un nuovo appartamento potrebbe servire una voltura, cioè un cambio di intestazione del contratto di fornitura senza che sia interrotta l’erogazione di energia.

L’opzione in caso di trasloco

E in quel caso potrebbe scattare la scelta di un altro contratto con lo stesso venditore oppure a cambiare fornitura. Basterà fare richiesta al venditore che già eroga il servizio o, nel caso, in cui si vuole cambiare operatore, al nuovo venditore con cui si intende stipulare il contratto, secondo le modalità previste dal venditore stesso. Attenzione: il cliente che richiede la voltura deve dimostrare, anche tramite autocertificazione, di avere “titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’unità immobiliare”. E i tempi? Cinque giorni lavorativi: entro tre giorni lavorativi dalla richiesta, completa di tutti i dati e le informazioni necessarie, il venditore comunica l’accettazione al cliente. Poi verranno effettuate tutte le altre comunicazioni necessarie.

Cosa fare in caso di nuovo contratto

C’è il caso però di un’utenza disattivata, che fare in quel caso? Si dovrà attivare un nuovo contratto con istanza presentata al venditore prescelto. E i costi? Per i clienti del mercato libero, il costo della pratica dipende da quanto previsto nei singoli contratti. Ovviamente il distributore addebiterà comunque al venditore un contributo fisso di 25,51 euro per oneri amministrativi. Previsto anche un contributo di 23 euro per oneri amministrativi del venditore. Da non trascurare infine gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto: imposta di bollo e deposito cauzionale.