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Bonus asilo nido e baby-sitter: requisiti, importo e durata

asilo nido

Il bonus, erogato dall'Inps, è rivolto alle madri che non usufruiscono del congedo parentale dopo il periodo di maternità.

Oltre al bonus mamma, vi è un’altra forma di aiuto economico dato alle madri: il bonus asilo nido o baby-sitter, rivolto alle donne lavoratrici che rinunciano al congedo parentela, cioè il periodo successivo alla maternità obbligatoria. Vi sono requisiti e modalità precisi per richiederlo.

Bonus asilo nido, baby-sitter

Una volta concluso il congedo maternità, una donna può scegliere di riprendere il lavoro rinunciando al congedo parentale. In tal caso, e in determinate condizioni, si può usufruire di un sostegno economico da parte dell’Inps: il bonus nido o baby- sitter, cioè un contributo atto a retribuire coloro che aiutano la madre a occuparsi del figlio dopo il periodo di maternità. In altre parole, entro undici mesi dopo la maternità obbligatoria, le mamme lavoratrici possono utilizzare questo sussidio economico (di 600 auro al mese- massimo- e per tre o sei mesi) , al posto del congedo parentale, per sostenere le spese di asilo nido e baby- sitter.

I requisiti

Per presentare la domanda e richiedere il bonus, la madre deve rientrare in queste categorie: lavoratrice dipendente del settore pubblico o privato; libera professionista non iscritta ad altra forma previdenziale obbligatoria e non pensionata; lavoratrice iscritta alla gestione separata Inps (in questo caso si precisa che il bonus avrà durata pari a tre mesi); lavoratrice autonoma non iscritta alla gestione separata dell’Inps (cioè non parasubordinata) o imprenditrice.

Importo e durata

L’importo del bonus asilo nido baby-sitter è al massimo di 600 euro al mese. Per gli asili nido, il bonus viene erogato direttamente alla struttura scolastica scelta dalla madre. La struttura deve, in questo caso, attestare la fruizione del servizio da parte di chi ha richiesto il bonus. Per la seconda alternativa prevista (baby- sitter), il sostegno economico viene elargito tramite il sistema di buoni lavoro esclusivamente in via telematica. Per quanto riguarda la durata, si legge sul sito dell’Inps che “il contributo è erogato per un periodo massimo di sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa e con rinuncia alla fruizione del congedo parentale da parte della lavoratrice. Alle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata, alle lavoratrici autonome e alle imprenditrici il contributo è erogato per un massimo di tre mesi“.

Come richiedere il bonus

La domanda per richiedere il bonus si può presentare in due modi: telematicamente, direttamente sul sito web dell’Inps; attraverso i Caf e i patronati, soprattutto se non si è in possesso delle credenziali di accesso al portale web dell’Inps. Nel momento in cui si presenta la richiesta, si ricorda che occorre precisare se si richiede il bonus per usufruire del servizio di baby-sitter o dell’asilo nido e, nel secondo caso, qual è la struttura prescelta (che deve essere presente tra quelle indicate nel portale web dell’Inps). Inoltre, bisogna inserire le mensilità per le quali si richiede il contributo (tenendo conto dei limiti temporali) e, per le lavoratrici part time, è necessario indicare il rapporto di lavoro per il quale si richiede il beneficio. Le domande devono essere inoltrate entro e non oltre il 31 dicembre 2018. Si precisa infine che si può sempre rinunciare al bonus, previa comunicazione all’Inps; in questo caso, la madre potrà invece usufruire del congedo parentale.