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C'è posta per te, "Mamma e papà morti della stessa malattia": la storia di Irene e Daniele

C'è posta Irene Daniele

La prima storia della puntata di C'è posta per te è quella di Irene e Daniele. I due fratelli hanno perso entrambi i genitori.

Nel corso della puntata di C’è posta per te di sabato 11 marzo, c’è stato spazio per le emozioni. In studio sono arrivati Irene e Daniele. I due hanno dovuto far fronte a momenti di dolore dopo che entrambi i genitori sono scomparsi a causa della stessa malattia, l’uno a poco tempo dall’altro: “Sono qua perché ho scoperto che io non sono la sorella maggiore ma la minore, perché non sono stata in grado di proteggerlo e ho scoperto che lui è molto più forte di me”, sono le parole colme di emozione di Irene.

C’è posta per te, la storia di Irene e Daniele: “Sei sempre stato migliore di me”

Irene, nel rivolgersi al fratello ha così esordito: “Ciao Dani, sono qui per dirti delle cose che non ho mai detto. Sei sempre stato migliore di me, anche quando la mamma si è ammalata. Tu le sei stato accanto, hai lasciato tutto per lei e anche per papà e ora lo stai facendo con me. Ti voglio un bene dell’anima, anche se non lo dico mai. Sono grata a mamma e papà per avermi dato un fratello speciale come te”.

Ha poi aggiunto: “Sono qua perché ho scoperto che io non sono la sorella maggiore ma la minore, perché non sono stata in grado di proteggerlo e ho scoperto che lui è molto più forte di me”.

Gerry Scotti si emoziona: “Sono la persona sbagliata per parlare di queste cose”

Ad un certo punto è intervenuto in qualità di ospite, il conduttore Gerry Scotti. Quest’ultimo, nell’ascoltare la storia, è apparso particolarmente emozionato. Ha poi spiegato di non essere la persona più adatta a parlare in quanto figlio unico: “Ho sempre sognato un fratello o una sorella, mi sono arrangiato come potevo. Ma io prenderei uno spunto. Ho avuto tanti amici con i quali ho condiviso le vicende della loro vita. Alcuni di loro hanno avuto nel corso degli anni dei problemi con i loro fratelli, con le loro sorelle. Io, da fuori, mi sono sempre domandato il perché. Perché fratelli e sorelle non si parlano da trenta, da quarant’anni. Allora di fronte a questo esempio, dico agli amici che mi stanno guardando, tanta altra gente che ha avuto discussione con fratelli e sorelle, dico mandate un messaggino adesso. Non date alla vita il permesso di decidere per voi, prendete esempio da questi due ragazzi”, ha infine concluso.