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Reddito di cittadinanza, Calderone: “È il lavoro l’unico rimedio alla povertà. Percepiti indebitamente 506 milioni”

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Continua il dibattito sul reddito di cittadinanza: per la ministra del Lavoro Marina Calderone, la povertà si risolve con il lavoro.

Prendendo parola in una informava al Senato sul reddito di cittadinanza, la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sospensione della misura e sulla necessità di combattere la povertà con il lavoro.

Calderone sul reddito di cittadinanza, la povertà si combatte con il lavoro

“La nostra sollecitudine e attenzione sui rischi di marginalità sociale sono evidenti e innegabili.  Non rinunciamo però a vedere nel lavoro il rimedio vero alla povertà. Pur consapevoli che il bisogno è generalmente multidimensionale e che alla povertà reddituale spesso si accompagnano la povertà educativa e altri segni di deprivazione sociale continuiamo a credere che il lavoro sia sempre il mezzo migliore per porre rimedio duraturo alle condizioni di indigenza”. È quanto dichiarato dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone in una informativa al Senato sul reddito di cittadinanza.

La ministra ha anche precisato che, tra le migliaia di persone a cui è stato inviato l’sms con il quale è stata comunicata la sospensione del sussidio economico, 117.317 sono stati recapitati a famiglie composte da una sola persona.

Calderone ha anche precisato che, tra il 2019 e il 2023, tramite le verifiche effettuate sui percettori del RdC dall’Ispettorato nazionale del lavoro e dai carabinieri, sono stati individuati 35.737 fruitori irregolari. “Risultano dai controlli svolti dalla Guarda di Finanza a decorrere dall’introduzione del Reddito e fino al primo semestre del 2023 i contributi indebitamente percepiti o indebitamente richiesti per un ammontare di 506 milioni”, ha aggiunto la ministra. “Il Comando carabinieri tutela lavoro ha in corso numerose indagini. A questa si aggiunge l’attività di controllo dell’Inps”, ha concluso.

Piantedosi: “Basta fomentare le proteste”

Nel fervente dibattito sul reddito di cittadinanza che sta monopolizzando la discussione negli ambienti della politica italiana, si è inserito anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “È importante non soffiare sul fuoco come abbiamo detto in tanti”, ha dichiarato il titolare del Viminale rispondendo a una domanda sullo stop al RdC imposto dal Governo.

“Non c’è motivo di temere perché il Governo metterà in campo tutte le misure compensative di quello che è stato rivisto”, ha continuato Piantedosi. “Credo che i primi segnali siano soddisfacenti, seguiremo tutto secondo la logica di prevenzione che ci ha sempre animato”.