Argomenti trattati
In Canada il governo ha approvato l’uso del vaccino Pfizer per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Intanto anche in Europa l’Ema ha avviato la revisione dei dati sul vaccino Pfizer per la stessa fascia d’età.
Canada, vaccino Pfizer autorizzato per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni
In Canada il vaccino anti-Covid Pfizer/BioNTech è stato approvato anche per la fascia 12-15 anni. Come indicato dalla Bbc, il Canada è il primo Paese ad autorizzare la somministrazione tra i ragazzi più giovani.
- LEGGI ANCHE: Pfizer, ipotesi di vaccino per la fascia 2-11 anni: ma quando potrebbero essere davvero vaccinati?
A darne l’annuncio è stato il Ministero della Salute: “Il dipartimento ha stabilito che questo vaccino è sicuro ed efficace se usato in questa fascia più giovane”. La decisione è stata presa in seguito agli studi clinici di fase 3 sui soggetti di quell’età.
Nonostante bambini e ragazzi generalmente subiscano meno gli effetti del Covid, l’obiettivo della campagna vaccinale è contenere la diffusione dell’emergenza e permettere alle scuole di restare aperte.
Canada, vaccino Pfizer per ragazzi tra 12 e 15 anni: la situazione negli altri Paesi
Dopo gli studi su Moderna, proseguono quelli su Pfizer. Negli Usa il presidente Joe Biden ha organizzato i piani per avviare in tempi brevi la vaccinazione tra la fascia d’età 12-15 anni, accelerando l’immunizzazione dei cittadini americani.
Anche in Italia sono in corso gli studi per verificare l’efficacia del vaccino Pfizer tra i ragazzi con età compresa tra i 12 e i 15 anni. Valentina Marino, direttore medico Pfizer Italia, intervenuta a “Che giorno è”, su Rai Radio 1, ha dichiarato che il vaccino è “esattamente lo stesso di quello somministrato in fasce di età più alta. Nei soggetti di 12-15 anni che hanno partecipato allo studio di Fase 3 si sono visti risultati molto promettenti, con un’efficacia del 100% e una risposta anticorpale molto robusta, superiore a quella della fascia 16-25 anni”.
Canada, vaccino Pfizer tra 12 e 15 anni: avviati gli studi anche in Europa
Intanto l’Ema ha iniziato “l’esame e le tempistiche che ci hanno dato sono di circa un mese, ma potrebbero essere anche più brevi. In linea di massima in 3 o 4 settimane avremo l’approvazione anche per questa fascia di età”.
La Marino ha sottolineato che vaccinare i giovani “potrebbe aiutare a limitare la diffusione del virus, perché i ragazzi sono spesso asintomatici ma possono trasmettere il virus”. La seconda dose “servirà assolutamente come per gli adulti”, ma “stiamo studiando un vaccino monodose più maneggevole e più facilmente somministrabile“, ha fatto sapere.