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Caro benzina, Assoutenti: "Mazzata per le famiglie da 417 euro all'anno"

Assoutenti caro benzina

Le famiglie potrebbero presto pagare 417 euro all'anno in più per il rifornimento di carburante: l'allarme arriva da Assoutenti.

In queste ultime settimane sono stati registrati dei rincari al prezzo del carburante. Ciò si sta inevitabilmente ripercuotendo sulle famiglie italiane che potrebbe tradursi in una significativa stangata sulla collettività. L’allarme è stato lanciato da Assoutenti che ha stimato che ogni famiglia potrebbe spendere 417 all’anno in più per il rifornimento “alla pompa”. L’associazione di categoria ha effettuato “una simulazione per capire l’impatto sulla collettività del caro-benzina”.

Assoutenti, l’allarme sul caro benzina: lo studio

Assoutenti ha stimato nella sua analisi che “I rincari dei carburanti registrati nelle ultime settimane in Italia potrebbero portare il conto totale della stangata per gli italiani a oltre 10,7 miliardi di euro tra effetti diretti e indiretti legati all’aumento dei listini”. Contestualmente ha lanciato un monito al Governo chiedendo che intervenga in modo tempestivo: “Si attivino l’Antitrust, mister Prezzi, e la commissione Allerta rapida sui prezzi per analizzare la filiera dei carburanti”.

Partendo dai prezzi vigenti sul suolo nazionale a maggio 2023 ha fatto presente che “la benzina costa oggi +13,2 centesimi al litro equivalenti a +6,6 euro a pieno. Il gasolio è rincarato di +17,7 centesimi al litro, pari a +8,9 euro a pieno. Considerata una media tra i due carburanti e nell’ipotesi di 2,5 pieni al mese ad autovettura, l’aggravio di spesa con i listini attuali raggiunge i +232,5 euro all’anno a famiglia solo per il rifornimento. Ma i rialzi alla pompa hanno effetti anche sul tasso di inflazione, considerato che in Italia l’88% della merce viaggia su gomma”.

Il presidente di Assoutenti Truzzi: “Il Governo non può rimanere a guardare”

Sulla questione si è espresso anche il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi: “Il governo non può rimanere a guardare e deve intervenire. È chiaro che i cartelloni col prezzo medio scattati lo scorso agosto hanno un mero effetto informativo e non certo dissuasivo”.