> > Chi condurrà L'eredità dopo la morte di Frizzi

Chi condurrà L'eredità dopo la morte di Frizzi

chi condurrà l'eredità

Chi condurrà l'Eredità dopo la scomparsa dell'amato conduttore Fabrizio Frizzi? Vediamo gli ultimi dettagli sulla vicenda.

Fabrizio Frizzi è venuto a mancare la notte del 26 marzo 2018, a 60 anni, all’ospedale Sant’Andrea di Roma. A causarne la morte è stata un’emorragia cerebrale. I fan lo salutano e si commuovono nel ricordarlo, e qualcuno si chiede già chi condurrà L’eredità in onda su Rai1.

Chi condurrà L’eredità?

La famiglia lo ricorda con alcune commuoventi ma ferme parole: “Grazie Fabrizio per tutto l’amore che ci hai donato”. Il mondo dello spettacolo fa le sue condoglianze alla moglie Carlotta. Gli spettatori si chiedono però chi condurrà L’eredità in sostituzione del beneamato presentatore. Il suo sostituto sarà Carlo Conti, che aveva condotto in precedenza la trasmissione e l’aveva sostituito durante la sua assenza, a causa dell’ischemia del 23 ottobre. Frizzi era tornato in televisione il 15 dicembre del 2017, dopo un mese e mezzo di riposo. Conti è stata la scelta più logica.

La malattia

Lo scorso 23 ottobre Frizzi era stato colpito da un malore, un’ischemia, proprio durante la registrazione di una puntata del suo programma, l’eredità. Viene ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma, dal quale venne dimesso dopo alcuni giorni.

La conduzione del programma di Rai1 fu ripresa a dicembre. Scherzando con Vincenzo Mollica, Frizzi aveva detto: “L’eredità è una gioia, fa bene anche al fisico. L’adrenalina sento che mi aiuta a stare meglio”. Durante la sua assenza venne sostituito dall’amico Carlo Conti, il quale al suo ritorno gli restituì le “chiavi” della conduzione.

Il 5 febbraio Frizzi aveva compiuto 60 anni, e parlando della sua malattia aveva detto: “Non è ancora finita. Se guarirò, racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando”.

Frizzi era attivo anche nella filantropia e nella donazione di organi: si ricorda in particolare la sua generosità per la donazione del midollo osseo a una bimba malata di leucemia, Valeria Favorito, la quale ha commentato così il suo gesto: “Mi ci è voluto un po’ per capire di chi fossero le cellule staminali ma poi l’ho capito: di una persona molto nota che non vuole essere ringraziata né chiamata eroe, ma che adesso sono riuscita ad abbracciare. Il mio fratellone Fabrizio”.