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Ciro Grillo, la testimonianza della vittima: "Volevo urlare, ma ero paralizzata"

arrestato commesso procura talpa criminalità

La testimonianza in aula di Silvia, la presunta vittima di stupro da parte di Ciro Grillo e altri tre indagati

Al processo a Ciro Grillo e gli altri tre indagati la vittima del presunto stupro ha ripercorso quella terribile notte.

“Ero paralizzata, volevo urlare, ma non riuscivo a muovermi”. Sarebbero le parole pronunciate in aula da Silvia, nome di fantasia per indicare la ragazza italo-norvegese che avrebbe subito uno stupro dal figlio del comico genovese e altri tre suoi amici.

Ciro Grillo, la testimonianza di Silvia

L’accaduto risale all’estate 2019, quando Silvia ha incontrato i quattro accusati al Billionaire di Porto Cervo. Durante la prima fase dell’interrogatorio avvenuto difronte al collegio del tribunale di Tempio Pausania, la ragazza ha ricostruito in lacrime quella terribile notte.

“Prima costretta a bere vodka con violenza. Poi non riuscivo a muovermi, (…) non riuscivo a tirarmi su con le braccia o a fare altro, ero terrorizzata, non sapevo cosa stesse succedendo, cioè, non te l’aspetti una cosa del genere (…) io lì non avevo voce, mi è venuto in mente di urlare, non è che non mi è venuto in mente, ma non riuscivo”, avrebbe detto Silvia. Dalle sue parole, si deduce che non era in grado di intendere e volere, per questo non avrebbe acconsentito al rapporto sessuale con i quattro indagati.

L’interrogatorio è stato interrotto da molti momenti di pianto della ragazza, che ha ricostruito con fatica quella notte d’estate. In aula erano assenti i quattro indagati: Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

Fissate altre due udienze oltre quelle del 13 e 14 dicembre: la ragazza italo-norvegese tornerà a testimoniare in Tribunale il 31 gennaio e il 1° febbraio 2024.

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