Notizie Il tamburo bongo è uno strumento a percussione di origine africana, costruito dagli schiavi utilizzando casse e pelli di animali. Normalmente veniva suonato in coppia con un altro bongo in occasione di cerimonie sacre e riti di varia natura misterica. Ha avuto grande diffusione in Sud America e, oramai, da tempo viene utilizzato anche nella musica pop per ricreare la sonorità ritmica africana.
Tamburo Bongo: istruzioni per costruirlo
Elenco di materiale necessario:
- scotch resistente
- un paio di forbici
- due contenitori di marmellata di diversa dimensione
- un fazzoletto o carta assorbente
Per prima cosa mettiamo i due contenitori a testa in giù e mettiamo tra di essi il fazzoletto (carta assorbente) per evitare le vibrazioni tra i barattoli; poi sigilliamo tra loro i due contenitori con lo scotch. A seconda di come regoliamo la chiusura dei coperchi dei barattoli si avrà un suono diverso; ovviamente seguendo queste istruzioni potrete costruire un tamburo Bongo artigianale.
I Bongo sono tenuti tra le ginocchia o su un apposito supporto, con il tamburo più grande verso destra. In genere per suonarli si usano le dita o le palme delle mani, anche se si possono suonare con le bacchette: maggiore sarà la forza con cui colpiamo la membrana del tamburo e più acuto sarà il suono prodotto. Un accorgimento per avere un suono più potente è usare solo tre dita della mano per suonarlo; il tamburo Bongo è usato generalmente per accompagnare altri strumenti (ad esempio una chitarra) per la sonorità ritmica particolare che si ottiene.
E’ curioso sapere che, anche se di solito si utilizzano pelli di animali (capra) per la costruzione dei Bongo, ultimamente si stanno utilizzando anche pelli sintetiche che sembrano produrre suoni migliori, oltre a produrre strumenti più resistenti. Anche se l’origine di questo genere di tamburi è africana, sono stati adottati successivamente dalla cultura cubana.
