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Troppi contagi a Bari, il sindaco: "Se vedo assembramenti chiamo la Polizia"

bari decaro

Per far fronte al mancato calo dei contagi in città, il sindaco di Bari Decaro ha promesso che in caso di assembramenti allerterà subito la polizia.

Rimane alta l’allerta Covid a Bari, con il sindaco Antonio Decaro che ha promesso di utilizzare il pugno duro contro chi contravverrà alle norme anti contagio allertando le forze di polizia in caso di assembramenti. Il primo cittadino barese ha infatti spiegato come i numeri dell’emergenza sanitaria siano rimasti molto alti nel capoluogo pugliese, con oltre 500 casi ogni 100mila abitanti. Dalla prossima settimana la Puglia continuerà peraltro ad essere in zona rossa.

Decaro promette: “Polizia contro assembramenti”

Nel corso di una diretta Facebook sulla sua pagina ufficiale, il sindaco di Bari ha dichiarato: “Se ci vogliamo ammalare sicuramente un modo per ammalarci è uscire e stare tutti insieme. Io cercherò di restare a casa, se non devo uscire per lavoro. Spero non mi verrà voglia di rincorrervi e non aspetterò un minuto se mi arriveranno segnalazioni di assembramenti, le trasferirò immediatamente alle forze dell’ordine.

Decaro ha poi illustrato la situazione epidemiologica presente al momento in città: “La situazione purtroppo non è migliorata, si è abbassata un po’ la curva negli ultimi giorni ma il numero dei contagi tende a salire, i numeri sono altissimi e gli ospedali sono tornati in crisi. A Bari nell’ultima settimana abbiamo avuto oltre 500 casi ogni 100 mila abitanti, più del doppio della soglia critica dei 250. E allora prima di uscire pensate alle persone che conoscete che sono in ospedale e pensate che può capitare a ciascuno di voi”.

Il sindaco resta tuttavia dubbioso in merito alla scelta annunciata da Draghi di tenere aperte le scuole fino alla prima media anche nelle regioni in zona rossa: “Non è una decisione. […] Il Governo non ce l’ha ancora comunicato. Ce lo comunicherà ovviamente se i dati si abbassano, non credo che se i dati restano questi sarà aperta di nuovo la scuola. Verifichiamo cosa succederà con i prossimi dati che arrivano. È chiaro che la chiusura della scuola, soprattutto per i più piccoli, è un problema legato alla socializzazione dei bambini”.