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Il vertice globale che si tiene a Glasgow, in Scozia, è stato ampiamente descritto come il più importante negoziato internazionale sul clima dopo lo storico accordo di Parigi sul clima del 2015. L’obiettivo generale: mettere il mondo su un percorso per ridurre in modo aggressivo le emissioni di gas serra e rallentare il riscaldamento della Terra.
Cop26 al via: quali le nostre possibilità
Ma mentre si apre il sipario sulla COP26 – ampiamente descritta come la più importante negoziazione internazionale sul clima dopo lo storico accordo sul clima di Parigi del 2015 – si teme che una possibilità fondamentale per rallentare il riscaldamento della Terra possa sfuggire alle mani dell’umanità, che insomma sia tropp tardi.
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Cop26 al via: Cina assente
I prezzi dell’energia stanno aumentando a livello globale. I principali leader mondiali, compresi i presidenti di Cina e Russia, dovrebbero essere assenti dai colloqui di Glasgow. La tesa politica interna ha ostacolato le ambiziose aspirazioni climatiche del presidente Biden per gran parte dell’anno – almeno fino all’apparente accordo legislativo della scorsa settimana per investire $ 555 miliardi in energia pulita e altre iniziative – sollevando dubbi sulla capacità della nazione di convincere altri paesi a compiere azioni simili.
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Cop26 al via: sarà un altro buco nell’acqua
Anche se iniziano due settimane di tentacolari trattative, il raduno di Glasgow è quasi certo che terminerà senza i significativi progressi che gli organizzatori una volta prevedevano per limitare il riscaldamento della Terra a 1,5 gradi Celsius (2,7 Fahrenheit) al di sopra dei livelli preindustriali – un obiettivo che secondo gli scienziati è una soglia chiave per evitare catastrofici cambiamenti climatici.