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Covid, diffuse le nuove misure sulla gestione dei casi a scuola: cosa dice il decreto

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In vista del rientro a scuola ormai prossimo, sono state fornite le indicazioni sulla gestione dei contagi. I dettagli contenuti nel decreto approvato in CdM.

Il rientro a scuola è ormai prossimo, eppure la situazione dei contagi appare ancora complessa. Proprio questo è il punto di partenza delle nuove indicazioni relative alla gestione dei contagi in classe e approvate in Consiglio dei Ministri. Tali misure verranno messe in atto in modo diverso a seconda del grado di istruzione e del numero dei positivi individuati.

Scuola bozza decreto, cosa accade alle scuole elementari

Nel grado di istruzione primario in presenza di un caso positivo “si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni”.

Qualora vi siano almeno due contagi “è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni”.

Scuola bozza decreto, la situazione alle medie e superiori

Nella nota diramata da Palazzo Chigi si legge che “fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2”, mentre nel caso in cui sia due i casi “nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe”. Infine, “con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni”.

Scuola bozza decreto, introdotto l’obbligo vaccinale per il personale universitario

In Consiglio dei Ministri è stato approvato in via ufficiale l’introduzione dell’obbligo vaccinale a tutto il personale impiegato nelle università e negli istituti dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Non cambia nulla invece per gli studenti per i quali rimarrà l’obbligo di Green Pass. “Da maggio abbiamo sempre lavorato, con flessibilità, per garantire il fondamentale diritto allo studio e, contestualmente, un ritorno nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche il più sicuro possibile. Questa è la strada che, anche con questa decisione e dato il contesto attuale, continuiamo a seguire”, ha dichiarato il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Massa al termine del CdM.