> > Covid e abbronzatura, più rischi per i vaccinati e i guariti: gli effetti de...

Covid e abbronzatura, più rischi per i vaccinati e i guariti: gli effetti del sole e come proteggersi

Covid

Covid e abbronzatura: le persone che sono state da poco vaccinate o che sono guarite dal virus rischiano di danneggiare la pelle esponendosi al sole.

Le persone che hanno contratto il Covid o che hanno ricevuto il vaccino sintetizzato contro il coronavirus dovranno fare attenzione all’esposizione ai raggi del sole poiché rischiano di sviluppare patologie particolarmente gravi.

Covid e abbronzatura, più rischi per i vaccinati e i guariti

Esporsi in modo prolungato ai raggi del sole può rivelarsi molto pericoloso non solo per tutti coloro che hanno avuto e sono guariti dal Covid ma anche per chi è stato vaccinato.

In questi soggetti, infatti, decidere di abbandonarsi al sole per scurire il colore della pelle può causare l’insorgere di problemi all’epidermide che va attentamente protetta.

In merito alla questione, a partire dalla giornata di sabato 12 giugno, l’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma-Ircss con l’Idi-Farmaceutici sta promuovendo una campagna di prevenzione dedicata ai tumori della pelle, battezzata “SorrIDI al sole”.

La campagna include anche le misure di prevenzioni che devono essere seguite dai cittadini italiani guariti dal SARS-CoV-2 o recentemente vaccinati.

Covid e abbronzatura, gli effetti del sole sulla pelle

A questo proposito, quindi, è intervenuta la dermatologa Idi e coordinatrice dell’ambulatorio “tumori cutanei non melanocitari”, Lucia Fania, che ha spiegato: “Per queste persone sarebbe opportuno indicare un lasso di tempo di alcune settimane prima dell’esposizione solare, inoltre dovranno prendere il sole gradualmente, utilizzare creme ad altaprotezione ed eventualmente associarle alla fotoprotezione sistemica. Per questi motivi è fondamentale il ruolo del dermatologo nell’istruire a una corretta esposizione solare”.

I pazienti che hanno sconfitto il Covid e le persone vaccinate potrebbero presentare eruzioni cutanee, eritemi, orticaria o addirittura tumori della pelle in caso di esposizione alle radiazioni UV che danneggiano il DNA e possono incrementare lo stress ossidativo delle cellule. Pertanto, potrebbero insorgere neoplasie della pelle su zone dell’epidermide come il dorso delle mani, il collo o il tronco.

Covid e abbronzatura, come proteggersi dai raggi ultravioletti

Per proteggersi dalle radiazioni UV, è fondamentale ricorrere alla fotoprotezione topica mediante l’uso di filtri fisici a base di polveri naturali come il biossido di titanio o l’ossido di zinco, in grado di diffrangere o riflettere i raggi ultravioletti, oppure di filtri chimici, capaci di assorbire le radiazioni durante l’esposizione al sole.

Inoltre, è obbligatorio ricorrere a un fotoprotettore con fattore di protezione solare 30 o superiore da applicare sulla pelle ogni volta che ci si espone al sole.

I dermatologi, poi, consigliano anche di ricorrere alla fotoprotezione sistemica da attuare attraverso l’assunzione di fotoprotettori per via orale: si tratta, nello specifico, di prodotti come polifenoli, vitamine, carotenoidi o minerali che possiedono proprietà anti-fotocancerogene e fotoprotettive.