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Covid, Guido Rasi: "Tamponi validi per 72 ore? No, attendibili solo per 5/8 ore"

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Guido Rasi si è detto contrario all'estensione del green pass ottenuto coi tamponi negativi a 72 ore: faciliterebbe la circolazione del virus.

Il microbiologo e consulente del commissario per l’emergenza Guido Rasi si è detto contrario all’estensione a 72 ore della validità dei tamponi chiesta da alcune forze politiche per agevolare i lavoratori nell’accesso al green pass: a poche ore dal test si può infatti contrarre il virus e diventare positivi.

Rasi sui tamponi estesi a 72 ore

Intervistato dal Corriere della Sera, Rasi ha spiegato che una persona negativa al mattino può non esserlo più a metà giornata. “Se mi contagio ad un certo punto scatta la replicazione virale e una singola particella ne può produrre fino a 100.000 in 5 ore“, ha chiarito. Dal punto di vista scientifico un tampone può dunque attestare la negatività di una persona non oltre le 5-8 ore dall’esecuzione. Secondo lui il tampone può essere utile per gestire lo svolgimento di un grande evento tenendo conto che dopo questa breve fase di incubazione un individuo può iniziare ad essere infettivo.

Quello delle 48 ore di validità stabilito dal governo, ha continuato, è un tempo ritenuto ragionevole calato nella realtà di tutti i giorni perché i dati hanno confermato che i negativi nell’arco di 48 ore infettano molto poco. O almeno questi erano i dati raccolti prima che si affacciasse la variante Delta.

Rasi sui tamponi estesi a 72 ore: “Facilitano la circolazione del virus”

La mutazione ha infatti tempi di incubazione più rapidi rispetto alla precedente, di circa 2-4 giorni anziché 5-7, e una velocità di replicazione molto più rapida. Il prolungamento della durata della validità del tampone negativo potrebbe dunque facilitare la circolazione virale e far aumentare il numero di soggetti che potrebbero trasmettere l’infezione in contesti in cui si sentono invece protetti.