Attualmente sono tre le regioni italiane finite in zona gialla a causa dell’aumento dell’incidenza dei contagi e dei ricoveri negli ospedali, vale a dire Friuli Venezia-Giulia, Calabria e Provincia Autonoma di Bolzano: non è però escluso che qualcuna possa passare in zona arancione qualora il trend in crescita dovesse continuare.
Regioni a rischio zona arancione
Per finire in questa zona di rischio occorre che il tasso di occupazione delle terapie intensive superi il 20% e quello dell’area medica il 30%. A lanciare l’allarme sul possibile peggioramento della situazione epidemiologica è stata la responsabile tecnica per la pandemia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità invitando i governi ad agire perché “siamo di fronte ad uno tsunami di contagi nel mondo sia per Delta sia per Omicron“.
Di qui l’esortazione ad indossare le mascherine, favorire il telelavoro, limitare i contatti con altre persone, evitare riunioni, aumentare la sorveglianza dei genomi dei virus e preparare gli ospedali.
Regioni a rischio zona arancione: la situazione negli ospedali
Stando ai dati Agenas aggiornati al 14 dicembre, attualmente le rianimazioni italiane sono occupate al 9% mentre i reparti di degenza ordinaria al 12%. Queste invece la situazione regione per regione:
- Abruzzo: 7% terapia intensiva; 9% area medica
- Basilicata: 1% terapia intensiva; 5% area medica
- Calabria: 12% terapia intensiva; 18% area medica
- Campania: 6% terapia intensiva; 10% area medica
- Emilia Romagna: 10% terapia intensiva; 11% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 16% terapia intensiva; 24% area medica
- Lazio: 12% terapia intensiva; 13% area medica
- Liguria: 12% terapia intensiva; 18% area medica
- Lombardia: 9% terapia intensiva, 14% area medica
- Marche: 14% terapia intensiva; 13% area medica
- Molise: 8% terapia intensiva; 5% area medica
- Provincia Autonoma di Bolzano: 21% terapia intensiva; 18% area medica
- Provincia Autonoma di Trento: 20% terapia intensiva; 17% area medica
- Piemonte: 8% terapia intensiva; 10% area medica
- Puglia: 4% terapia intensiva; 5% area medica
- Sardegna: 3% terapia intensiva; 6% area medica
- Sicilia: 6% terapia intensiva; 11% area medica
- Toscana: 9% terapia intensiva; 6% area medica
- Umbria: 9% terapia intensiva; 7% area medica
- Val D’Aosta: 6% terapia intensiva; 20% area medica
- Veneto: 13% terapia intensiva; 14% area medica
Da ciò si deduce che le regioni che corrono maggiorment il rischio di passare in zona arancione sono Calabria e Friuli Venezia-Giulia. L’Aldo-Agide ha infatti già superato la soglia delle terapie intensive per cambiare colore ma ha ancora un margine del 9% per quanto riguarda l’area medica.