Dopo le polemiche dei giorni scorsi, un 15enne bosniaco di Piacenza è stato intervistato dal quotidiano La Repubblica. Si tratta di uno degli organizzatori sui social delle risse da Fight Club. “Da quando ho cominciato a organizzare gli incontri, ho guadagnato 400 follower su Instagram. I ragazzi che si sono picchiati in poche settimane sono stati seguiti da mille persone in più rispetto a prima”. I giovani si candidavano spontaneamente a essere il centro del nuovo spettacolo: “Se due volevano menarsi, dicevo loro di farlo in pubblico, stabilivo giorno e ora e spargevo la voce. Così sono diventato popolare sui social”, spiega il ragazzo.
La nuova moda tra i giovani
Nei giorni scorsi si è parlato molto di una strana moda che sta imperversando a Piacenza: decine di adolescenti organizzano sui social delle risse in centro città. Si dispongono a cerchio, come a comporre un ring improvvisato: due di loro si prendono a pugni. Gli altri guardano, senza intervenire, come se si trattasse di una guerra clandestina tra galli. Ma non solo stanno zitti, incitano gli sfidanti come se fossero a uno spettacolo. Molti di loro sono minorenni. Una sorta di riproposizione nella vita reale del film Fight Club. L’ultima volta è accaduto sabato scorso, 63 adolescenti sono stati identificati dalle forze dell’ordine. Sei sono stati condotti in caserma. Il tutto è avvenuto in una zona centrale della città, in mezzo alle vie dei negozi dove i piacentini normalmente vanno a fare shopping. L’episodio sta facendo molto discutere nella città emiliana. Sul web circolano i video delle risse. Il quotidiano di Piacenza, Libertà, ne ha pubblicati due sul suo sito.