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Strage di Casteldaccia, folla ai funerali delle vittime

Casteldaccia

Folla e commzione ai funerali delle vittime di Casteldaccia. I proprietari della villetta abusiva furono condannati nel 2010

La furia dell’acqua ha cancellato due famiglie, i cui componenti si erano riuniti per passare la serata insieme in una villetta situata a Casteldaccia. Acqua e fango del fiume Milicia ingrossato dalle piogge hanno sommerso l’edificio e le nove persone all’interno sono annegate. Nella località, in provincia di Palermo, il maltempo ha fatto una strage: nove persone, compresi due bimbi, di uno e tre anni, e un adolescente, sono morti intrappolati nella loro casa in affitto. Con l’uscita dei 9 feretri dalla cattedrale di Palermo, stracolma di gente, si sono conclusi i funerali delle nove vittime dell’alluvione di Casteldaccia.

Commozione ai funerali delle vittime di Casteldaccia

Palloncini bianchi sono stati liberati in aria mentre venivano portate fuori le bare dei tre bambini morti nella piena del fiume Milicia. Alla cerimonia officiata dal vicario generale del vescovo, Giuseppe Oliveri, che ha chiesto verità e giustizia per le vittime, hanno partecipato i sindaci di Palermo e Bagheria, che tentano di confortare e consolare i parenti delle vittime. Con loro anche il presidente della Regione, Nello Musumeci. Incontenibili dolore e commozione dei familiari dei defunti, che si sono chinati a baciare e abbracciare le bare. Colte da malore diverse persone, tanto da essere necessario l’intervento dei medici dell’Asl. Ancora sotto shock Giuseppe Giordano che nella tragedia ha perso la moglie, due figli e i genitori.

Per la calca ci sono stati anche momenti di tensione. Le autorità che hanno presieduto la cerimonia funebre hanno chiesto ai partecipanti di mantenere la distanza dalle bare e dai parenti delle persone decedute. Sulla bara bianca della piccola Rachele i partecipanti hanno riposto dei peluche. Sotto è stata messa una foto della bambina con scritto: “Nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore di chi resta”.

L’accusa di abusivismo

Antonino Pace e Concetta Scurria, i proprietari della villetta abusiva, erano stati processati e condannati a 3 mesi di arresto (pena sospesa) e a 23 mila 500 euro di ammenda, per abusivismo edilizio nel 2010. La sentenza (diventata definitiva l’11 febbraio del 2012) ordinava anche la demolizione del manufatto irregolare, in realtà mai abbattuto.

Il Codacons ha deciso di denunciare il sindaco di Casteldaccia “per la possibile fattispecie di omissione di atti d’ufficio in relazione al mancato abbattimento dell’abitazione”. L’associazione dei consumatori annuncia anche una class action in regione sul dissesto idrogeologico dell’isola. E anche Striscia la Notizia ricerca il colpevole. Di chi sapeva ma ha preferito non parlare.