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Drogato compiva violenze sull'ex moglie, davanti alla figlia

violenza sulla compagna

A Montesilvano una donna è stata costretta a subire violenza sessuale davanti alla figlia di 3 anni. In carcere l'ex convivente di 43 anni.

Un uomo di 43 anni è stato condannato a 6 anni di carcere per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni aggravate, anche se l’accusa chiedeva una pena di 8 anni. Gli episodi contestati risalgono ad un periodo che va da ottobre 2014 a febbraio 2015. Vittima una donna che viveva a Montesilvano, città in provincia di Pescara (Abruzzo).

Abusi e violenze davanti una bambina

“Il comportamento tenuto in casa è stato devastante per la parte offesa, con vessazioni da parte di chi avrebbe dovuto proteggere la sua compagna e la sua figlioletta e invece l’imputato non si è fatto scrupolo neanche di preservare, dalla vista di una bimba in tenera età, il compimento di una brutale violenza sessuale” denuncia in aula, nel corso della requisitoria, il pm Rosangela Di Stefano.

Stando a quanto accertato dalla Procura, l’uomo “maltrattava la convivente, in presenza della figlia di 3 anni, con condotte vessatorie e violente reiterate, spesso dopo avere assunto alcol e droghe”. La compagna più volte è dovuta ricorrere alla cura dei medici per lesioni e lividi causati da calci e pungi. Una volta, il 43enne avrebbe minacciato la donna anche con un coltello.

Queste aggressioni erano iniziate anche prima del periodo contestato. Il 19 ottobre 2014 la donna riuscì ad allontanarsi dall’abitazione dell’uomo ma il 43enne piombava nella nuova casa di lei quasi ogni giorno “ingiuriandola e minacciandola di morte qualora non fosse tornata a vivere con lui”, come specificano i pm. Il 28 ottobre di quello stesso anno, dopo aver sfondato a calici la porta d’ingresso, l’uomo riuscì a bloccare la donna “nella stanza dove dormiva con la figlia, aggredendola con violenza” e costringendola a subire atti sessuali, il tutto davanti alla bambina di appena 3 anni.