> > Genzano, madre della bimba picchiata dal patrigno "Non lo abbandono"

Genzano, madre della bimba picchiata dal patrigno "Non lo abbandono"

Madre bimba picchiata a Genzano

Parla la madre della bimba picchiata dal patrigno a Genzano: "Ha sbagliato, è giusto che sia in carcere, ma lo amo e non lo abbandono".

Sara non ha intenzione di abbandonare Federico Zeoli, il compagno che ha picchiato la sua bambina di soli 22 mesi, fino a ridurla in fin di vita. Durante un’intervista al Messaggero, la donna ha dichiarato di amarlo, “ma non so se riesco a perdonarlo. Lo so cosa penseranno tutti di me, che sono una madre disgraziata, ma lui è la mia vita. È giusto che sia in carcere, ma devono aiutarlo perché lui non vuole prendere le medicine. Io comunque non lo abbandono“. Le medicine a cui la donna si riferisce sono quelle che, secondo Sara, Federico deve assumere per tenere a bada la sua patologia: “Sua madre mi ha spiegato che è malato, ha una specie di schizofrenia“.

“Ci amiamo, vogliamo sposarsi”

Sara e Federico si erano trasferiti nell’appartamento di Genzano da poche settimane. “Lo conosco solo da due mesi“, ha ammesso al Messaggero, ma questo non le ha impedito di progettare una vita insieme a lui. “Dovevamo sposarci ad aprile. Si arrabbia spesso, sbotta, poi si pente ma io non mi arrabbio, lo lascio sfogare. Non ha mai alzato le mani su di noi, a parte qualche sculacciata o rimprovero. Insomma, ogni tanto le bambine fanno cadere qualcosa quando rovistano nei cassetti e lui si arrabbia. Ci tiene all’educazione ma io ho sempre permesso loro di fare come vogliono”.

Durante l’intervista, Sara ha ripercorso gli eventi di quella tragica notte del 13 febbraio. “Federico mi ha telefonato e ha detto che dovevo correre a casa”, ha raccontato. Inizialmente sembrava che la bimba avesse avuto un incidente. Il compagno le ha detto che “la bimba aveva perso i sensi all’improvviso dopo aver bevuto dell’acqua e vomitato”. Ma la verità era diversa. Quando sono giunti all’ospedale dei Castelli, la madre ha tentato di proteggere il fidanzato, descrivendo l’accaduto come un incidente. Ma gli agenti di polizia non hanno creduto alla sua ricostruzione e hanno interrogato a lungo Zeoli, fino alla confessione.

L’ex fidanzato violento

Nonostante l’aggressione, “noi ci amiamo“, continua Sara. “Con le bambine siamo felici. Dormiamo tutti in una stanza e ci vediamo la televisione sul lettone”. Ciò di cui la donna ha davvero timore è di essere separata dalle sue figlie, di 2 e 5 anni. “Mi hanno preso le bambine, sto aspettando notizie”, ha raccontato. A questo si aggiunge la paura per il suo ex fidanzato, “un pregiudicato. Mi ha preso a coltellate, è violento e vuole le bambine. Vive a Roma ed è arrabbiatissimo, non le vede da 4 mesi. Sono terrorizzata”.