Marco Lomonaco Stamattina nei pressi di Nuoro, due uomini armati non ancora identificati hanno assaltato un’autocisterna del latte costringendo il conducente a fermarsi e a riversare il contenuto sull’asfalto. L’automezzo era diretto al caseificio dei fratelli Pinna di Thiesi (Sassari). L’assalto, può essere chiaramente ricondotto alle proteste dei pastori sardi per il prezzo del latte. Non c’è pace per la Sardegna, né tregua per i pastori, nemmeno nel giorno delle elezioni regionali.
Il fatto
Intorno alle ore 8.30 del mattino, sulla statale 389, il conducente della cisterna stava trasportando il latte appena munto dagli allevamenti di Orune e dei paesi limitrofi quando si è trovato due uomini in mezzo alla strada intenti a fermare il mezzo. Dopo l’accaduto, l’autista ha immediatamente allertato la polizia e i carabinieri che in questo momento stanno svolgendo le indagini per quella che da protesta, rischia di trasformarsi in aggressione armata.
La protesta
La protesta, che ha preso corpo pochi giorni dopo i primi di febbraio, vede la ribellione dei pastori nei confronti di aziende e cooperative che acquistano il latte di pecora per fare il pecorino a 55 centesimi al litro; blocchi del traffico, stop ai mezzi di trasporto del latte e soprattutto, il marchio di fabbrico di questa protesta: riversare il latte per terra. Con l’avanzare della protesta, le semplici manifestazioni di dissenso sono diventate vere e proprie violenze sul territorio, con danneggiamenti a caseifici e accerchiamenti violenti e minacciosi. In queste ore le prefetture di Nuoro, Sassari e Cagliari hanno allestito un controllo maggiorato sul territorio e, ovviamente, ai seggi, al fine di tutelare le elezioni regionali che, vista la situazione, potrebbero essere bersaglio di rappresaglie.
