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Roma, deceduto ragazzo tredicenne dopo gioco con l'alcol

policlinico gemelli

È morto il ragazzo tredicenne ricoperto di ustioni, causate dal tentativo di provare a partecipare una delle sfide famose ora in rete.

Non c’è stato nulla da fare per il giovane ragazzo di soli 13 anni che nel periodo di fine febbraio 2019 era stato ricoverato d’urgenza presso il policlinico Gemelli di Roma dopo avere riportato numerose e gravissime ustioni. Le numerose ferite erano state provocate da una grossa fiammata sprigionata da una bottiglia contente alcol con la quale il giovane era intento a giocare.

Le cause della morte

Secondo alcune indiscrezioni, sembrerebbe che il giovane, ricoverato da diversi giorni nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica, sia deceduto nella serata di venerdì 8 marzo 2019 a causa delle ustioni di terzo grado che hanno ricoperto la superficie del suo corpo per più del 90%. Proprio le ferite riportate dal ragazzo hanno causato grossi problemi agli organi interni ed hanno portato al fatale collasso.

Sembrerebbe, inoltre, che il ragazzo si fosse ustionato mentre era alle prese con uno degli estremi e pericolosi esperimenti che sono particolarmente di moda sulla rete. Infatti, secondo alcune fonti, gli investigatori pensano che a portare alla morte il giovane ragazzo sia stato uno stupido gioco. Le forze dell’ordine stanno ora cercando di capire se si sia trattato del famoso gioco estremo che sta spopolando sul web, il “fire challenge“. Questa sfida consiste nel cospargersi il corpo di benzina per poi darsi fuoco, prima di cercare di spegnerlo lanciandosi in vasca oppure in doccia. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, il giovane tredicenne era a studiare nell’abitazione dei nonni quando ha iniziato ad urlare per chiedere aiuto alla nonna. Nel bagno sono stati ritrovati una bottiglia di alcol e un accendino.