> > Stop della prefettura al "23 marzo nero" di Casapound a Milano

Stop della prefettura al "23 marzo nero" di Casapound a Milano

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Il prefetto di Milano ha interrotto le voci sulla manifestazione di Casapound a Milano del 23 marzo. Non si svolgerà per motivi di ordine pubblico.

“La manifestazione che Casapound sta organizzando a Milano è oltremodo oltraggiosa. Auspico che il Prefetto e il Questore la vietino. Non accetteremo mai alcun tipo di raduno, corteo o iniziativa che inneggi e celebri il fascismo nella nostra città. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista”. Beppe Sala, sindaco di Milano, ha preso posizione con queste parole contro l’evento organizzato da CasaPound per il 23 marzo a Milano, in occasione del ventennale degli ZetaZeroAlfa, la band di CasaPound. Peccato che proprio il 23 marzo di cent’anni fa, venivano fondati a Milano i Fasci di combattimento da Benito Mussolini. Oltre al concerto lo stesso giorno si terranno infatti: una manifestazione davanti alla vecchia sede del quotidiano l’Avanti! e una commemorazione degli squadristi fascisti sepolti al cimitero Monumentale. L’ondata nera pronta a marciare su Milano, potrebbe essere di circa 2000 unità provenienti da tutta Europa.

Parla l’Anpi in una nota

Ci rivolgiamo al Sindaco di Milano perché faccia ancora una volta sentire la voce della nostra città, capitale della Resistenza, che anche nei momenti più bui della repressione fascista seppe resistere. Chiediamo al Prefetto e al Questore di Milano di vietare queste oltraggiose manifestazioni neofasciste “commemorative ” di un periodo nefasto, della storia del nostro Paese e non solo di essa. La Costituzione repubblicana consente la più ampia libertà di espressione, di pensiero, di parola, ma non l’apologia del fascismo, condannata dalle leggi Scelba e Mancino. Milano e l’intero nostro Paese non possono accettare questo gravissimo sfregio alla democrazia e alla memoria di coloro che hanno combattuto per la libertà di tutti noi”.

Il prefetto blocca tutto

La prefettura interrompe però proclami e proteste, poiché la manifestazione non si farà in ogni caso: “Per evidenti e gravi ragioni di ordine e sicurezza pubblica non sarà comunque consentita alcuna iniziativa in luogo pubblico che abbia carattere commemorativo o rievocativo”, ha stabilito ieri la prefettura di Milano, specificando anche che «al momento non è stato presentato alcun preavviso di manifestazione per il 23 marzo, in coincidenza con il centenario della fondazione dei fasci di combattimento”