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Bambino fa da ostaggio sul bus dirottato: "Mi sono offerto per tutti"

Bambino fa da ostaggio sul bus in fiamme "Mi sono offerto per tutti"

Parla il 12enne che si è offerto come ostaggio per mettere in salvo i suoi compagni: "Mi sono offerto perché tutti avevano paura, dovevo farlo".

Mi sono offerto ostaggio perché tutti avevano paura: sapevo di fare una cosa importante” ha dichiarato il 12enne sceso per ultimo dal bus in fiamme dirottato da Ousseynou Sy. Il ragazzo si è offerto volontariamente come ostaggio al 46enne di origine senegalese, che ha tenuto sotto scacco un autobus con a bordo 51 studenti, minacciando la strage. Intervistato da NewsMediaset, ha ripercorso i momenti di tensione e paura di mercoledì 20 marzo. “È una pagina della mia vita che va bruciata come è andato bruciato quel pullman” ha dichiarato il ragazzo.

“Mi sono offerto come ostaggio per tutti”

Come riporta Tgcom24, nel ricordare i difficili momenti vissuti il 12enne ha dimostrato coraggio e consapevolezza. “Ci minacciava con un coltello, ma quando sono arrivati i carabinieri mi sono tranquillizzato” ha spiegato. “Mi è salita l’adrenalina quando ho visto i carabinieri che rompevano i finestrini con i manganelli e i miei compagni che scappavano” ha raccontato. Ora, dopo aver superato lo shock, è pronto per rientrare in classe: “Ora la vita normale deve ricominciare” ha concluso.

Le parole del 12enne che ha salvato tutti

Quello del ragazzo che si è offerto come ostaggio Ousseynou Sy è stato un gesto di coraggio, che ha aiutato a fare risolvere l’episodio per il meglio. Di indubbio coraggio è stata anche l’azione del ragazzo che, mettendosi in contatto con i Crabinieri, ha salvato i suoi compagni. “Uno dei telefoni, quello di un mio compagno è caduto per terra. Così sono riuscito a togliermi le manette, facendomi anche un po’ male, e sono riuscito ad avvertire i carabinieri” ha raccontato il ragazzo.