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Prato, ha avuto un figlio dall'allievo 15enne: chiede rito abbreviato

figlio allievo

I difensori della donna hanno presentato richiesta per il rito abbreviato.

La 31enne di Prato rimasta incinta a seguito di rapporti con un ragazzino di 15 anni a cui dava ripetizioni di inglese, ha chiesto al Gip di essere processata con il rito abbreviato in alternativa alla richiesta di giudizio immediato proposta allo stesso giudice dalla procura. I difensori della donna, accusata di violenza sessuale, avevano 10 giorni di tempo per formulare la richiesta di riti alternativi al processo con giudizio immediato, che prevede il “salto” dell’udienza preliminare, e nelle scorse ore hanno depositato l’istanza. Il processo in rito abbreviato consente lo svolgimento a porte chiuse, alla sola presenza delle parti coinvolte, e, in caso di condanna, la pena viene scontata di un terzo. Mattia Alfano, uno dei difensori, ha voluto precisare che la richiesta “non è una scelta di opportunità per beneficiare dello sconto di pena previsto, ma attiene a una valutazione strategica processuale ben precisa”.

Attualmente ai domiciliari

Dallo scorso marzo, la donna è agli arresti domiciliari. A svelare la relazione tra lei e il minorenne era stato proprio l’adolescente. Il ragazzo aveva confidato ai genitori di aver avuto rapporti con la donna che gli impartiva ripetizioni private. A quel punto i genitori avevano presentato un esposto in procura. Secondo il Tribunale del Riesame, la donna aveva provato ad avere un figlio con il ragazzo, usando quella gravidanza per “tenere legato a sé quel ragazzino del quale era innamorata”. Anche il bambino nato, sempre secondo i giudici, sarebbe stato usato “come strumento di ricatto per continuare la frequentazione e i rapporti”. Il marito della 31enne è accusato di alterazione di stato civile, in quanto, secondo l’accusa, avrebbe riconosciuto il neonato pur sapendo che il padre era il 15enne.