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Krajewski, l'elemosiniere di papa Francesco è sotto indagine

Krajewski

Il cardinale è indagato per danneggiamento e furto di energia elettrica: adesso rischia fino a 3 anni di carcere.

Il cardinale Krajewski è sotto indagine per danneggiamento e furto di energia elettrica. L’elemosiniere di Papa Francesco si era calato eroicamente nel pozzetto per spezzare i sigilli e aveva ridato la luce al palazzo senza corrente vicino a San Giovanni in Laterano. Ora rischia di andare in carcere. Infatti la Procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo che l’Acea (Azienda Comunale Energia e Ambiente) ha denunciato il riallaccio abusivo della corrente elettrica all’edificio di Roma.

L’accusa di furto

Konrad Krajewski, 55 anni, è stato nominato da papa Francesco elemosiniere nel 2013 e poco meno di un anno fa cardinale. Krajewski era stato informato da una suora della grave situazione di oltre 400 persone di un palazzo romano occupato in via Santa Croce in Gerusalemme. Erano senza corrente elettrica e acqua calda perché Areti spa, la società che fornisce l’energia, le aveva sospese a causa di un problema di morosità. Il cardinale, che ha un passato da elettricista, ha così deciso di occuparsi lui stesso della riattivazione della corrente elettrica lo scorso 11 maggio, promettendo di provvedere anche alle bollette non pagate. Secondo quanto è stato dichiarato dalla società, ammontano in totale a 319mila euro per tutti i sei anni dall’occupazione. Sembra che il porporato non abbia adempiuto: pochi giorni fa è arrivata la denuncia contro ignoti ai Carabinieri della stazione di Settecamini da parte di Areti spa. Gli agenti hanno iniziato ad indagare sul gesto del prelato. Si profila un reato di furto aggravato di energia, per cui è prevista la pena della reclusione in carcere da sei mesi a tre anni. L’elemosiniere si era dichiarato colpevole a suo tempo: “Sono intervenuto personalmente, è stato un gesto disperato. La colpa è solo mia, sono pronto a pagarne le conseguenze”.