Marco Bruto Argomenti trattati
A Molfetta (Bari) il custode di un cantiere edile, spara a un pitbull che aveva da poco aggredito il suo cagnolino e lo uccide. I carabinieri allertati dai vicini per il forte rumore dell’arma da fuoco a seguito delle indagini, lo arrestano.
La ricostruzione
In un cantiere edile di Molfetta, un uomo di 59 anni ha assistito alla scena che ogni padrone di un cane teme. Un pitbull si è intrufolato di nascosto ed ha azzannato il suo piccolo cane trascinandolo fino sotto una pensilina. L’uomo in preda ad uno scatto d’ira, ha sparato a sangue freddo al cane attentatore uccidendolo e seppellendo il suo corpo in un terreno attiguo alla proprietà.
I vicini che hanno udito gli spari hanno allertato i carabinieri che si sono recati sul posto dando inizio all’indagine.
Capi d’accusa
Attraverso le telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a ricostruire a pieno il caso e di fronte alle immagini che non lasciano spazio a dubbi, il custode ha ammesso le proprie responsabilità e il fatto compiuto. Ha consegnato ai carabinieri l’arma, una calibro 9 con matricola abrasa, che aveva ancora un colpo in canna.
L’uomo è stato arrestato e trasferito al penitenziario di Trani, ora dovrà rispondere delle accuse di detenzione illegale di armi e munizione di guerra, ricettazione e uccisione di animali senza necessità di tutelare la propria incolumità.
Casi simili
A Febbraio 2019, in Umbria, precisamente a Santa Maria degli Angeli, un 62enne ha sparato ad un cane reo di passeggiare troppo vicino al suo cancello, lasciandolo ferito e morente in strada.
