> > Carola Rackete ai domiciliari, le sue parole sulla nonna di Lampedusa

Carola Rackete ai domiciliari, le sue parole sulla nonna di Lampedusa

Carola Rackete domiciliari

La capitana si trova in una villetta che l'anziana condivide con sei cani e altrettanti gatti, ma confessa: "Ecco dove preferirei essere".

È un’anziana di 74 anni la persona che si è fatta carico di Carola Rackete, la discussa capitana della Sea Watch agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida del fermo davanti al Gip di Agrigento. Mentre tutta Europa parla di lei, la comandante si trova in una casa isolata, nell’entroterra di Lampedusa. Nella villetta che l’ha accolta, riporta Repubblica, la “nonnina” vive senza televisione ma in compagnia di sei cani e altrettanti gatti. Una sistemazione certamente meno austera della cella di un carcere, ma che sembra non aver trovato il favore della capitana.

“Vorrei essere in mare”

A pesare alla comandante della Sea Watch non è tanto la presenza dell’anziana, né il divieto di fare uso di Internet e della televisione. Ciò di cui Carola Rackete sente davvero la mancanza è il mare. “Avrei preferito essere ancora sulla cabina di comando della mia nave a recuperare i naufraghi”, ha dichiarato ai suoi avvocati Leonardo Marino e Salvatore Tesoriero. I legali hanno affermato che la comandante “è provata, ma è una persona lucida e molto forte”. Quello provocato dal suo scontro con le autorità italiane è “un fenomeno epocale e bisogna decidere se vanno messe davanti le vite umane o un interesse nazionale che, in questo caso, non si capisce bene quale fosse”.

“È molto provata”, ha confermato il padre della 31enne in un’intervista rilasciata al giornale tedesco Hannoversche Allgemeine.

Nessun pentimento

Provata, dunque, ma non pentita. Così la definisce la portavoce della Sea Watch, Giorgia Lionardi. “Carola si è sacrificata per portare a terra i migrati e non si è pentita per quanto ha fatto, perché ha agito in stato di necessità”, ha spiegato. “Noi crediamo che sia irresponsabile che anche nel momento in cui è stato violato l’alt si faccia questo tipo di manovra ostruttiva nei confronti di una nave che non voleva certamente minacciare o bombadare”.