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Carabiniere ucciso, americano bendato: spunta un secondo indagato

Carabiniere ucciso americano bendato, secondo imputato

C'è un secondo indagato nell'inchiesta sull'americano Gabriel Natale Hjort, il 19enne bendato in caserma all'arresto.

La Procura di Roma ha iscritto una seconda persona nel registro degli indagati relativo alla foto di Gabriel Natale Hjort, il 19enne americano bendato in caserma dopo l’arresto per il caso del carabiniere ucciso nella capitale. Le immagini del giovane con una benda intorno agli occhi hanno fatto il giro del web, dividendo l’opinione pubblica tra coloro che sostengono l’ammissibilità del gesto e chi, invece, si schiera a difesa dell’indagato.

Carabiniere ucciso, americano bendato

Secondo quanto emerso dalle ultime indiscrezioni relative all’indagine, il secondo indagato sarebbe un carabiniere. Il militare avrebbe scattato la foto all’interno della caserma di via In Selci. All’uomo, la Procura contesta il reato di rivelazione del segreto d’ufficio. Negli scorsi giorni, la magistratura aveva già aperto l’indagine contro un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri che avrebbe bendato Gabriel.

Resta però ancora ignota l’identità della persona che ha diffuso l’immagine dell’americano bendato sulle chat, da cui è poi arrivata al web e alla stampa. Al momento gli inquirenti vagliano tutte le ipotesi e non è escluso che la persona che stanno cercando sia lo stesso carabiniere che ha scattato la foto.

Carabiniere ucciso, le analisi

Mentre proseguono le indagini sulla foto dell’americano bendato, continua anche il lavoro degli inquirenti per ricostruire le ultime ore del carabiniere ucciso a Roma. Nei giorni scorsi si sono svolte le analisi dei reperti raccolti fino a questo momento. Si apprende da fonti vicine al caso che gli agenti del Ris hanno rinvenuto nuove tracce ematiche all’interno della stanza d’albergo. Nel frattempo, i legali dei due americani indagati continuano la loro battaglia legale per ottenere la scarcerazione dei clienti. L’avvocato di Elder Lee ha chiesto che la Procura acquisisca i filmati di tutte le telecamere di sicurezza della zona, per poter dimostrare la non colpevolezza del giovane.