> > Allarme batterio killer: due casi in Lombardia

Allarme batterio killer: due casi in Lombardia

allarme batterio killer

Dopo i numerosi casi in Toscana è allarme batterio killer anche in Lombardia: due persone colpite

E’ allarme per la presenza di un batterio killer anche in Lombardia. Secondo quanto emerso, sarebbero già due le persone ricoverate, curate e poi guarite proprio per l’infezione da Klebsilla pneumoniae NDM a Milano. I due pazienti sarebbero stati ricoverati al Policlinico tra il mese di settembre e il mese di ottobre e avrebbero contratto l’infezione proprio in Lombardia. Altri due casi sono stati registrati sempre nel capoluogo lombardo, ma provenivano da fuori regione.

Allarme batterio killer

L’allarme nasce dalla strage avvenuta in Toscana, dove il batterio multiresistente ha provocato più di 30 decessi. La Klebsilla è infatti definita “batterio killer” perché causa decessi nel 50% dei casi e si trova naturalmente nella mucosa intestinale. Il batterio è in grado di provocare infezioni alle vie urinarie e polmoniti grazie alla produzione di un enzima che gli permette di essere resistente agli antibiotici. “Il rischio per il futuro – ha detto il direttore dell’unità complessa di infettivologia di Milano – sarà quello di compromettere interventi medici prioritari per la salute come i trapianti di organo o gli interventi chirurgici”.

La situazione in Italia

Il ceppo NDM, New Delhi, sempre secondo quanto riferito dall’esperto, sarebbe in grado di resistere anche alle combinazioni di farmaci a causa dell’abitudine del corpo di chi le assume ad ingerire farmaci di tale tipo. L’Italia, inoltre, risulta essere il paese maggiormente colpito: “Attualmente è in corso uno studio che ha come obiettivo la definizione delle caratteristiche microbiologiche, cliniche ed epidemiologiche delle infezioni da Klebsella prenumoniae KPC nei maggiori ospedali lombardi“.