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Omicidio Sacchi: "Luca non faceva uso di droga"

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Proseguono le indagini sull'omicidio Sacchi: diffusi gli esiti degli esami tossicologici

Proseguono le indagini nell’ambito dell’omicidio di Luca Sacchi mentre la famiglia della vittima ha avviato una propria inchiesta difensiva sull’omicidio avvenuto tra il 23 e il 24 ottobre nella Capitale. I legali della famiglia Sacchi, quindi, dopo aver presentato un’istanza per chiedere l’interrogatorio della fidanzata di Luca, presente al momento dell’omicidio, ieri hanno diffuso i risultati degli esami tossicologici sul cadavere.

Omicidio Sacchi: i risultati degli accertamenti

Le indagini tossicologiche sul corpo di Luca Sacchi – recita un comunicato firmato dai legali Armida Decina e Paolo Salice – sono concluse e hanno dato esito negativo. Pertanto il 24enne non era un assuntore di sostanze stupefacenti. Ieri – proseguono gli avvocati – sono proseguite le operazioni autoptiche e nelle prossime settimane il nostro perito si riunirà per vedere le immagini della Tac“. Se non era Luca a dover acquistare la droga quella sera, dunque, per quale motivo si trovava lì?

Indagini in corso

Dagli accertamenti tossicologici, dunque, è emerso che Luca non era un consumatore di droga. Tutto ciò non fa altro che complicare il quadro di indagine perché appare sempre meno chiaro il motivo per il quale il giovane si trovasse quella sera fuori dal locale mentre è sempre più confuso il ruolo che la fidanzata del giovane potrebbe avere in tutta la vicenda. Prende sempre più piede l’ipotesi che Anastasiya, la fidanzata, avesse un appuntamento con gli spacciatori e assassini per acquistare alcune dosi di droga. Sono ancora molti, però, i punti oscuri.