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Discriminazione omofoba a Roma: non può avere il gatto perchè gay

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Sembrava tutto a posto, poi la vendita è diventata un episodio di discriminazione omofoba: Tiziano Gargano non può avere il gatto perchè gay.

Tiziano Gargano, 50 anni, è gay ed è felicemente fidanzato da 20 anni. D’accordo con il suo compagno, aveva deciso di prendersi un gatto, il quarto (“Li amo”). Risponde così ad un annuncio trovato su Subito.it: “Vendesi gatti di varie razze…”. Il 50enne, di professione ausiliario del traffico a Cassino, comune situato in provincia di Frosinone, chiama il venditore, residente proprio in quella città. Inizialmente il proprietario dei gatti si mostra molto cortese e disponibile. L’accordo sembra essere praticamente fatto. Rimaneva solo da decidere il prezzo e il luogo della consegna.

Poi all’improvviso, ecco arrivare sullo smartphone di Tiziano un messaggio da parte del venditore: “Non vendiamo ai transessuali”. Tiziano non è nuovo a questo tipo di atteggiamenti nei suoi confronti. Per strada l’hanno già preso di mira più volte: insulti omofobi e minacce, danneggiamenti all’auto. Lui ha sempre denunciato tutto.

Discriminazione omofoba a Roma

“Non immaginavo che anche comprare un gatto potesse diventare un problema”, ha commentato Tiziano che al messaggio ricevuto su WhatsApp ha risposto “Vergognati”. “E’ assurdo che nel 2019 si venga discriminati per il proprio orientamento sessuale” ha continuato l’ausiliario del traffico raggiunto da Repubblica “io per altro non sono transessuale, sono gay e sono felice. Ho una situazione sentimentale appagante, da tanti anni. Con il mio compagno avevamo deciso che mi avrebbe regalato questo gatto. Evidentemente quando il venditore ha visto la mia foto profilo su WhatsApp, si è indignato, è rimasto sconvolto. E si è mostrato per quello che è”.

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