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Carabiniere si suicida negli uffici del NOE con pistola di ordinanza

Carabiniere suicida a Pescara

Un carabiniere si suicida nei bagni degli uffici del NOE di Pescara: si indaga sulle motivazioni che l'hanno spinto al gesto estremo.

Tragedia negli uffici del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Pescara, dove nella mattinata di sabato 11 novembre 2019 un carabiniere si è suicidato sparandosi un colpo con la pistola di ordinanza. Ancora ignoti i motivi che hanno spinto il militare all’estremo gesto.

Carabiniere suicida a Pescara

L’uomo si era presentato regolarmente a lavoro come tutti i giorni quando ad un certo punto, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe rinchiuso a chiave in un bagno. Qui avrebbe rivolto a sé la sua pistola per poi aprire il fuoco e togliersi la vita con un solo colpo. Avendo sentito lo sparo, i colleghi si sono immediatamente precipitati nel bagno. Di fronte al corpo ormai senza vita del carabiniere, hanno quindi allertato i sanitari del 118.

Giunti sul posto, il loro tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile e hanno potuto solo constatarne il decesso. Increduli gli uomini dell’Arma, che non hanno idea delle motivazioni sottese al gesto estremo dell’uomo, un 45enne residente a Pescara. Per questo sul posto e nella sua abitazione si stanno cercando lettere o biglietti da lui lasciati che possano fare luce sull’accaduto.


Sulla vicenda è intervenuta anche Francesca Beneduce, Presidente dell’Osservatorio nazionale per i diritti e la salute dei militari e delle forze dell’ordine. Ha sottolineato il disagio vissuto dagli uomini in divisa che, a suo dire, non è posto nella giusta ottica da parte dell’amministrazione per ragioni risarcitorie. Nell’esprimere la sua vicinanza alla famiglia del militare, ha infine aggiunto che “il datore di lavoro è tenuto a vigilare sulla salute ed il benessere psicofisico del lavoratore. Anche e soprattutto se questo indossa un’uniforme“.